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Gentile ammette: "Guardo la Juve e spengo la tv dalla rabbia, sto male. Yildiz non può bastare"TUTTO mercato WEB
Oggi alle 10:45Serie A
di Yvonne Alessandro

Gentile ammette: "Guardo la Juve e spengo la tv dalla rabbia, sto male. Yildiz non può bastare"

"Guardo tutte le partite della Juventus, ma spesso non arrivo al novantesimo. Spengo la televisione dalla rabbia. L’ultima volta mi è successo mercoledì, contro il Parma: quando ho visto come Kelly ha marcato Pellegrino in occasione del gol, non ho più resistito". Sincero e netto, l'ex difensore bianconero da sei scudetti Claudio Gentile nell'intervista concessa alla Gazzetta dello Sport si è voluto sfogare a proposito della disfatta della Juventus al Tardini di Parma.

Uno scivolone che ha messo la qualificazione in Champions League a rischio: "Ci sto male perché sono juventino e so cosa significhi indossare quella maglia. E adesso non mi sembra la mia Juventus. Da vera Juventus come la intendo io, vedo poco. Probabilmente Yildiz, un bel talento che penso sarebbe piaciuto anche all’Avvocato: ma da solo il turco non può bastare. Il resto mi mette amarezza, come i risultati", ha ammesso Gentile.


E su chi abbia le maggiori responsabilità della stagione deludente dei bianconeri: "L’allenatore è sempre il primo a pagare e infatti Thiago Motta è stato esonerato. Sicuramente aveva le sue responsabilità e mi dispiace molto: a Bologna aveva abbinato bel gioco e risultati. Ma la Juventus è un club diverso e bisogna vincere. Me lo hanno insegnato Boniperti e i 'vecchi' dello spogliatoio quando arrivai a Torino 19enne. Con Boniperti, dopo una stagione così, sarebbe stato quasi impossibile guadagnare bene l’anno successivo".