
Juve-Tether, retroscena clamorosi: soldi freschi e posto nel CdA! Ecco il candidato
Come vi abbiamo raccontato nei giorni scorsi, Tether ha aumentato la propria partecipazione nel capitale della Juventus, passando dall'8,2% a oltre il 10,1%. Un salto che ha proiettato il gigante delle criptovalute – emittente della stablecoin più usata al mondo – al secondo posto tra gli azionisti bianconeri, dietro solo a Exor (65,4%) e davanti al fondo Lindsell Train (8,7%).
Ma non è finita qui. La partecipazione, che corrisponde al 6,18% dei diritti di voto, non è un semplice investimento finanziario, bensì il primo passo di un impegno strategico molto più profondo che potrebbe preludere a progetti concreti legati alla tokenizzazione dei servizi, agli NFT e persino a nuove forme di sponsorizzazione integrata.
Nelle ultime ore, poi, sono trapelati altri dettagli interessanti, che sembrano confermare in pieno l'analisi che vi abbiamo offerto ieri: Tether sarebbe pronta a contribuire anche a una eventuale ricapitalizzazione della Juventus, qualora si rendesse necessaria, e ambirebbe a ottenere un posto nel CdA bianconero. Il nome che circola con insistenza? Juan Sartori, imprenditore e politico uruguaiano, nonché principale consulente di Tether nell'operazione Juventus. Insomma, un matrimonio tra cripto e calcio che promette scintille. E siamo solo all'inizio.







