TUTTO mercato WEB
Giuntoli: "Fagioli talento straordinario, dovrà stare attento a non ripetere certi errori"
Cristiano Giuntoli, responsabile dell'area tecnica della Juventus, ha partecipato a 'Fragile', documentario su Nicolò Fagioli e la sua lotta alla ludopatia che da un paio di giorni si può vedere su Amazon Prime.
Dice il dirigente bianconero: "Abbiamo deciso di rinnovargli il contratto perché è un ragazzo di grande valore, ma anche per fargli sentire la vicinanza della società. La chiamata in Nazionale non mi ha sorpreso perché Nicolò è un talento straordinario. Dovrà stare attento nel percorso della sua vita a non ripetere certi errori".
Questa una parte delle rivelazioni di Fagioli nel documentario: "Ho iniziato a giocare a 16 anni facendo scommesse con gli amici, ma era un modo stupido per passare il tempo. Negli anni è peggiorato, diventato più frequente: mi svegliavo con la voglia di andare a scommettere. Nell'Under 23 ho iniziato a giocare più soldi del normale. E non lo facevo per vincere, all'inizio, non avevo bisogno di soldi ma dell'adrenalina che mi dava. Quando ero alla Cremonese, a gennaio prendo il Covid e mi rimane per un mese. Stavo in casa, era diventato automatico scommettere tanto ogni giorno e ho iniziato a capire che potevo avere qualche problema. Sono andato al Sert per parlare con qualcuno ma non mi sembrava tanto utile a me stesso, pensavo di non aver bisogno di persone specializzate per uscire da questa cosa".
Dice il dirigente bianconero: "Abbiamo deciso di rinnovargli il contratto perché è un ragazzo di grande valore, ma anche per fargli sentire la vicinanza della società. La chiamata in Nazionale non mi ha sorpreso perché Nicolò è un talento straordinario. Dovrà stare attento nel percorso della sua vita a non ripetere certi errori".
Questa una parte delle rivelazioni di Fagioli nel documentario: "Ho iniziato a giocare a 16 anni facendo scommesse con gli amici, ma era un modo stupido per passare il tempo. Negli anni è peggiorato, diventato più frequente: mi svegliavo con la voglia di andare a scommettere. Nell'Under 23 ho iniziato a giocare più soldi del normale. E non lo facevo per vincere, all'inizio, non avevo bisogno di soldi ma dell'adrenalina che mi dava. Quando ero alla Cremonese, a gennaio prendo il Covid e mi rimane per un mese. Stavo in casa, era diventato automatico scommettere tanto ogni giorno e ho iniziato a capire che potevo avere qualche problema. Sono andato al Sert per parlare con qualcuno ma non mi sembrava tanto utile a me stesso, pensavo di non aver bisogno di persone specializzate per uscire da questa cosa".
Altre notizie
Ultime dai canali
napoliRoma, Ranieri ammette: “Non ero contento della partita di Napoli. Non mi piace difendere…”
serie cTrento, Tabbiani: "Due squalificati e alcuni appena rientrati: domani sarà particolare"
inter"Con l'Inter una notte magica". Fiorentina, Palladino vince ancora e punta Inzaghi
romaTRIGORIA - La Roma dormirà al “Bernardini”. Lavoro di scarico fissato per domani
juventusGravina annuncia al Corsera: "Mi ricandido alla Figc, contro di me dossier illegali e aggressioni. Del Piero? Qualcuno lo deve candidare"
championsleagueRanking UEFA, il Portogallo effettua il controsorpasso sull'Italia
napoliGravina annuncia: "Mi ricandido alla presidenza FIGC. Mi volevano far desistere"
juventusGiuntoli su Fagioli: "Un talento straordinario, ma attento a non ripetere errori"
Primo piano