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Fagioli: "La puntata più alta che ho fatto è stata di 10mila euro, il problema era la frequenza"
Tante le confessioni e le verità nascoste rivelate da Nicolò Fagioli, centrocampista della Juventus, nel documentario 'Fragile' dedicato all'analisi e al racconto dei suoi problemi di ludopatia che lo hanno portato a una squalifica di 7 mesi, terminata nello scorso maggio.
Per esempio il regista della Vecchia Signora ha raccontato come e quando ha iniziato a capire che la cosa gli stava sfuggendo di mano: "Nel settembre del 2022, quando sono rientrato alla Juve dalla Cremonese. Continuavo a sfuggire dai problemi ma le somme diventavano sempre più grosse… Non volevo ammetterlo a me stesso, quando vincevo ripagavo quanto perso prima. Sono andato avanti così dei mesi e nel momento più brutto stavo anche 12-13 ore al telefono, mi sembravano molte meno. Ci sono stati periodi in cui stavo sveglio la notte per giocare e il giorno stavo in stanza da solo per non farlo vedere. La puntata più alta che ho fatto è stata di 10mila euro in una volta: non è però tanto le puntate in sé, quanto la frequenza. Si sommavano soldi e diventavano sempre di più fino a centinaia di migliaia di euro. Ho capito che se andavo avanti si parlava di tutti i soldi che guadagnavo, praticamente dovevo giocare a calcio per pagare queste cose qua. E venendo da una famiglia normale, mi dispiaceva aver buttato via tutti questi soldi. Più che altro però era il problema nei rapporti, mi accorgevo che ero molto nervoso".
Per leggere tutte le dichiarazioni di Fagioli basta cliccare qui
Per esempio il regista della Vecchia Signora ha raccontato come e quando ha iniziato a capire che la cosa gli stava sfuggendo di mano: "Nel settembre del 2022, quando sono rientrato alla Juve dalla Cremonese. Continuavo a sfuggire dai problemi ma le somme diventavano sempre più grosse… Non volevo ammetterlo a me stesso, quando vincevo ripagavo quanto perso prima. Sono andato avanti così dei mesi e nel momento più brutto stavo anche 12-13 ore al telefono, mi sembravano molte meno. Ci sono stati periodi in cui stavo sveglio la notte per giocare e il giorno stavo in stanza da solo per non farlo vedere. La puntata più alta che ho fatto è stata di 10mila euro in una volta: non è però tanto le puntate in sé, quanto la frequenza. Si sommavano soldi e diventavano sempre di più fino a centinaia di migliaia di euro. Ho capito che se andavo avanti si parlava di tutti i soldi che guadagnavo, praticamente dovevo giocare a calcio per pagare queste cose qua. E venendo da una famiglia normale, mi dispiaceva aver buttato via tutti questi soldi. Più che altro però era il problema nei rapporti, mi accorgevo che ero molto nervoso".
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