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La nuova Italia di Spalletti sa giocare e sa soffrire. Soprattutto vince: 1-0 al Belgio
Bastava un punto, ne sono arrivati altri tre. La nuova Italia di Luciano Spalletti allo stadio Re Baldovino di Bruxelles ha conquistato il quarto successo in cinque partite e ha superato un altro crash test staccando così il pass per i quarti di finale di Nations League. Contro il Belgio Donnarumma e compagni hanno portato a casa una partita dai tanti volti: a tratti dominata, sofferta nel finale. Conquistata di misura col primo gol in azzurro di Sandro Tonali e figlia di quel 3-5-1-1 che è capace di valorizzare come nessun altro modulo quello che per distacco è il nostro miglior reparto: il centrocampo.
Vi ricordate l'Italia che all'Europeo partiva subendo gli avversari e spesso anche un gol? Ecco, quella squadra è oggi solo un ricordo. Lontano e poco piacevole. Stasera la squadra di Spalletti con Barella sottopunta, Retegui centravanti e Rovella in cabina di regia ha preso il controllo del pallone fin dal primo istante e l'ha riconsegnato agli avversari solo dopo aver sbloccato il match, un gol che è sembrato la naturale conseguenza dei primi dieci minuti. Al termine di una lunga ragnatela di passaggi, Barella all'undicesimo ha verticalizzato per Di Lorenzo che anche grazie a uno svarione di De Cuyper s'è ritrovato sulla linea di fondo e ha potuto servire a Tonali un pallone che era solo da depositare in fondo al sacco.
Il Belgio con Openda alle spalle del ritrovato Lukaku ha iniziato il match come peggio non poteva. Troppo passivo. La squadra di Tedesco s'è ridestata solo dopo il gol dello 0-1, anche se Donnarumma per tutta la prima frazione non ha mai corso un pericolo. Non è stata una prima frazione ricca di emozioni. Tutt'altro. Dopo aver sbloccato la partita con Tonali la squadra di Spalletti ha gestito, a tratti anche troppo. E' tornata ad accelerare solo negli istanti finali, ma dopo lo 0-1 non si sono più viste grosse occasioni da rete fino al duplice fischio.
Molti più spunti ha regalato la ripresa. Al Belgio sono serviti quarantacinque minuti per capire che cercare Lukaku con un Buongiorno così era impresa assai complicata e allora ha iniziato a provarci dalla distanza. Debast e Trossard hanno suonato i primi due squilli dalle parti di Donnarumma, ma anche ridestato un'Italia che a inizio ripresa ci ha messo un po' per carburare ma poi ha creato almeno un paio di grosse occasioni. Al 54esimo Retegui a tu per tu con Casteels non è riuscito ad avere la meglio del portiere dell'Al-Qadisiya, un minuto dopo Di Lorenzo dall'interno dell'area piccola ha girato malissimo di testa un perfetto cross di Barella.
La ripresa è stata più divertente anche perché le due squadre sono apparse più stanche, anche a tratti imprecise. Un pendolo costante tra il gol del pareggio e quello del 2-0. Al 78esimo Lukaku ha avuto una grandissima occasione inserendosi coi tempi giusti tra Di Lorenzo e Buongiorno, poi un'altra cinque minuti dopo. All''84esimo Faes ha colpito un palo. Il Belgio nel finale ha cercato fino alla fine il gol del pareggio, forse l'avrebbe anche meritato ma non sarebbe comunque servito a nulla. L'Italia va ai quarti di Nations League, il Belgio molto probabilmente ai play-out.
CLICCA QUI per rileggere la diretta testuale di Belgio-Italia 0-1
Vi ricordate l'Italia che all'Europeo partiva subendo gli avversari e spesso anche un gol? Ecco, quella squadra è oggi solo un ricordo. Lontano e poco piacevole. Stasera la squadra di Spalletti con Barella sottopunta, Retegui centravanti e Rovella in cabina di regia ha preso il controllo del pallone fin dal primo istante e l'ha riconsegnato agli avversari solo dopo aver sbloccato il match, un gol che è sembrato la naturale conseguenza dei primi dieci minuti. Al termine di una lunga ragnatela di passaggi, Barella all'undicesimo ha verticalizzato per Di Lorenzo che anche grazie a uno svarione di De Cuyper s'è ritrovato sulla linea di fondo e ha potuto servire a Tonali un pallone che era solo da depositare in fondo al sacco.
Il Belgio con Openda alle spalle del ritrovato Lukaku ha iniziato il match come peggio non poteva. Troppo passivo. La squadra di Tedesco s'è ridestata solo dopo il gol dello 0-1, anche se Donnarumma per tutta la prima frazione non ha mai corso un pericolo. Non è stata una prima frazione ricca di emozioni. Tutt'altro. Dopo aver sbloccato la partita con Tonali la squadra di Spalletti ha gestito, a tratti anche troppo. E' tornata ad accelerare solo negli istanti finali, ma dopo lo 0-1 non si sono più viste grosse occasioni da rete fino al duplice fischio.
Molti più spunti ha regalato la ripresa. Al Belgio sono serviti quarantacinque minuti per capire che cercare Lukaku con un Buongiorno così era impresa assai complicata e allora ha iniziato a provarci dalla distanza. Debast e Trossard hanno suonato i primi due squilli dalle parti di Donnarumma, ma anche ridestato un'Italia che a inizio ripresa ci ha messo un po' per carburare ma poi ha creato almeno un paio di grosse occasioni. Al 54esimo Retegui a tu per tu con Casteels non è riuscito ad avere la meglio del portiere dell'Al-Qadisiya, un minuto dopo Di Lorenzo dall'interno dell'area piccola ha girato malissimo di testa un perfetto cross di Barella.
La ripresa è stata più divertente anche perché le due squadre sono apparse più stanche, anche a tratti imprecise. Un pendolo costante tra il gol del pareggio e quello del 2-0. Al 78esimo Lukaku ha avuto una grandissima occasione inserendosi coi tempi giusti tra Di Lorenzo e Buongiorno, poi un'altra cinque minuti dopo. All''84esimo Faes ha colpito un palo. Il Belgio nel finale ha cercato fino alla fine il gol del pareggio, forse l'avrebbe anche meritato ma non sarebbe comunque servito a nulla. L'Italia va ai quarti di Nations League, il Belgio molto probabilmente ai play-out.
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