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Settembre non era un abbaglio. L'Italia a Udine domina e cala il poker: 4-1 a IsraeleTUTTO mercato WEB
ieri alle 22:38Serie A
di Raimondo De Magistris

Settembre non era un abbaglio. L'Italia a Udine domina e cala il poker: 4-1 a Israele

L'Italia s'è desta. Veramente. Settembre non era un abbaglio e stasera dopo il pareggio contro il Belgio ha confermato il suo primo posto nel gruppo A2 di Nations League battendo nettamente Israele. A Udine la partita è finita 4-1: risultato rotondo, il giusto finale per quanto s'è visto sul terreno di gioco.

Rispetto alla sfida di giovedì sera contro il Belgio Spalletti ha proposto tre novità: Vicario, Fagioli e Raspadori. Un 3-5-2 più classico per gli azzurri che già dopo 30 secondi hanno conquistato il primo calcio d'angolo e più in generale hanno dominato la frazione dal primo all'ultimo minuto. Israele nella prima parte di match ha avuto solo due occasioni - al settimo e al 31esimo minuto - con due tiri dal limite dell'area di Gloukh che sono finiti fuori dallo specchio della porta. Poi solo Italia che ha sfruttato il suo maggior tasso tecnico per presentarsi a più riprese davanti al portiere.
Tra il 15esimo e il 20esimo Retegui e Tonali hanno sprecato due occasioni clamorose a tu per tu col portiere. Nel mezzo, un'altra possibilità per il centravanti dell'Atalanta che questa sera ha avuto tante occasioni prima del gol dagli undici metri che ha deciso la prima frazione.
Con Dimarco a sinistra, Tonali a tutto campo e Raspadori nel ruolo di regista avanzato l'Italia anche stasera ha dimostrato di avere tante frecce nel suo arco. Molto di più rispetto a quella di una nazionale israeliana che ha costantemente patito l'assenza di punti di riferimento. Calafiori, ad esempio, spesso e volentieri s'è lanciato in avanti creando alla difesa avversaria pericoli inattesi.
Alla mezz'ora una palla tesa messa in mezzo da Dimarco è stata solo sfiorata da Frattesi e poi spedita sull'esterno della rete da Retegui. Poi al 41esimo proprio il centravanti dell'Atalanta, dopo una ingenuità in area di Dor Peretz, ha trasformato un rigore che ha permesso agli azzurri di vivere la ripresa senza ansia da gol.


Ripartito con Ricci al posto di Fagioli, Spalletti nel secondo tempo ha ritrovato le sue certezze anche in cabina di regia e l'Italia nella ripresa ha dilagato in una partita mai in discussione dal punto di vista del gioco. Con uno schema da piazzato, l'Italia al 54esimo ha trovato il gol con Giovanni Di Lorenzo e poi ha continuato senza fermarsi. Nemmeno il gol olimpico di Abu Fani (inspiegabilmente convalidato visto che Vicario ha subito un intervento falloso) ha ostacolato una Nazionale che ha ritrovato gol e sorrisi: al 73esimo Frattesi ha sfruttato l'assist di Dimarco e ha realizzato il 3-1, al 41esimo l'assist di Udogie ha permesso a Di Lorenzo di realizzare la personale doppietta.
C'è stato anche spazio e tempo per gli esordi: Daniel è diventato il terzo Maldini a vestire la maglia della Nazionale, applausi e ovazioni per la prima di Lorenzo Lucca nella sua Udine. Tutto stasera è filato liscio per un'Italia che a ottobre ha confermato tutte le buone impressioni destate a settembre. E poi è andata anche oltre.

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