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Bonucci e l'addio al calcio: "Ho preso io la decisione, nessuno me l'ha imposta"
Mattinata di premiazioni per diversi protagonisti della nostra Serie A, ma non solo. A Roma, nel Salone d'Onore del CONI, è in corso di svolgimento la cerimonia per la consegna del Premio Manlio Scopigno. Tra i presenti, anche il tecnico dell'Inter Simone Inzaghi, quello del Parma Fabio Pecchia, due fra i premiati e l'ormai ex difensore di Juventus, Milan e Nazionale, Leonardo Bonucci.
Lo stesso Leonardo Bonucci, che ha ricevuto il "Premio alla carriera per l'immagine dell'Italia nel Mondo", ha parlato così dal palco in merito alla sua decisione di lasciare il calcio giocato: "Adesso sto bene, per me è stata una decisione automatica. Avevo già in mente di smettere a 37 anni, volevo iniziare il percorso che spero mi possa portare a ricalcare le stagioni che stanno facendo questi grandi allenatori presenti qui. Ho preso io la decisione, nessuno me l’ha imposta, quando sei a posto con te stesso si prendono le decisioni migliori. Le parole di Mourinho sono state particolarmente gradite perché ricevute da un grande allenatore. Ricordo ancora quella partita a Manchester, fu una grande gara di squadra non solo di reparto. Sono parole che ti spingono a dare sempre di più, l’ho fatto fino al 28 maggio quando ho smesso e questo è stato il segreto della mia carriera. Fortunatamente ora ho smesso, sono più sereno perché per 20 anni lavorare con queste pressioni non è facile. È importante farci aiutare, l’aiuto sotto l'aspetto psicologico è altrettanto importante rispetto al lavoro che si svolge in campo con gli allenatori".
Di seguito l'elenco dei premiati:
- Miglior allenatore Serie A: Simone Inzaghi (Inter)
- Miglior allenatore Serie B: Fabio Pecchia (Paarma), Cesc Fabregas (Como)
- Manager of the year: Giuseppe Marotta (Inter), Giovanni Sartori (Bologna)
- Presidente dell'anno: Antonio Percassi (Atalanta)
- Miglior giocatore della Serie A: Lautaro Martinez (Inter)
- Miglior giocatore della Serie B: Joel Pohjanpalo (Venezia)
- Miglior direttore settore giovanile: Roberto Samaden (Atalanta)
- Miglior allenatore settore giovanile: Emiliano Bigica (Sassuolo)
Lo stesso Leonardo Bonucci, che ha ricevuto il "Premio alla carriera per l'immagine dell'Italia nel Mondo", ha parlato così dal palco in merito alla sua decisione di lasciare il calcio giocato: "Adesso sto bene, per me è stata una decisione automatica. Avevo già in mente di smettere a 37 anni, volevo iniziare il percorso che spero mi possa portare a ricalcare le stagioni che stanno facendo questi grandi allenatori presenti qui. Ho preso io la decisione, nessuno me l’ha imposta, quando sei a posto con te stesso si prendono le decisioni migliori. Le parole di Mourinho sono state particolarmente gradite perché ricevute da un grande allenatore. Ricordo ancora quella partita a Manchester, fu una grande gara di squadra non solo di reparto. Sono parole che ti spingono a dare sempre di più, l’ho fatto fino al 28 maggio quando ho smesso e questo è stato il segreto della mia carriera. Fortunatamente ora ho smesso, sono più sereno perché per 20 anni lavorare con queste pressioni non è facile. È importante farci aiutare, l’aiuto sotto l'aspetto psicologico è altrettanto importante rispetto al lavoro che si svolge in campo con gli allenatori".
Di seguito l'elenco dei premiati:
- Miglior allenatore Serie A: Simone Inzaghi (Inter)
- Miglior allenatore Serie B: Fabio Pecchia (Paarma), Cesc Fabregas (Como)
- Manager of the year: Giuseppe Marotta (Inter), Giovanni Sartori (Bologna)
- Presidente dell'anno: Antonio Percassi (Atalanta)
- Miglior giocatore della Serie A: Lautaro Martinez (Inter)
- Miglior giocatore della Serie B: Joel Pohjanpalo (Venezia)
- Miglior direttore settore giovanile: Roberto Samaden (Atalanta)
- Miglior allenatore settore giovanile: Emiliano Bigica (Sassuolo)
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