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Un'ora di partita vera fra Romania e Slovacchia, poi la festa: l'1-1 premia entrambe
Un'ora di gara vera, con occasioni da entrambe le parti, e poi la grande attesa per il fischio finale e la festa qualificazione. Romania e Slovacchia pareggiano, ma vanno avanti grazie al contemporaneo 0-0 maturato fra Belgio e Ucraina. Con questi risultati tutte le squadre chiudono a quattro punti con i rumeni primi per differenza reti, belgi secondi e slovacchi terzi che accedono agli ottavi di finale. Eliminati invece gli ucraini.
AVVIO EQUILIBRATO - Sfida piuttosto equilibrata in avvio con la Slovacchia che parte meglio senza però riuscire a insidiare la porta di Nita a differenza di una Romania che al primo affondo impegna severamente Dubravka con un diagonale di Ratiu: sulla respinta del portiere però Hagi non è perfetto e calcia abbondantemente alto da buona posizione.
DUDA CHIAMA, MARIN RISPONDE - Lo spavento risveglia la Slovacchia che attorno al 20° crea alcune occasioni importanti trovando anche il gol con l’inserimento perfetto del centrocampista dell’Hellas Duda, su cross di Pekarik dalla destra, che incrocia alle spalle di Nita. La risposta rumena non si fa però attendere con il solito Ratiu che dalla distanza chiama alla parata Dubravka e poi con Hagi che conquista un rigore, dopo la revisione del VAR, per un tocco falloso sulla linea d’area di rigore di Hancko: dal dischetto va Razvan Marin che non fallisce.
PRIMA LE OCCASIONI, POI RITMI BASSI - Anche nella ripresa la partita resta vivace nonostante il risultato sorrida a entrambe le squadre: da una parte Haraslin e Stelec chiamano Nita alla parata, mentre dall’altra parte ci provano Marin e Dragus che però non riescono a superare Dubravka. I ritmi nella seconda parte della ripresa si abbassano però notevolmente con le due squadre che manovrano senza troppa fretta il gioco consapevoli di avere in mano entrambe la qualificazione al prossimo turno.
AVVIO EQUILIBRATO - Sfida piuttosto equilibrata in avvio con la Slovacchia che parte meglio senza però riuscire a insidiare la porta di Nita a differenza di una Romania che al primo affondo impegna severamente Dubravka con un diagonale di Ratiu: sulla respinta del portiere però Hagi non è perfetto e calcia abbondantemente alto da buona posizione.
DUDA CHIAMA, MARIN RISPONDE - Lo spavento risveglia la Slovacchia che attorno al 20° crea alcune occasioni importanti trovando anche il gol con l’inserimento perfetto del centrocampista dell’Hellas Duda, su cross di Pekarik dalla destra, che incrocia alle spalle di Nita. La risposta rumena non si fa però attendere con il solito Ratiu che dalla distanza chiama alla parata Dubravka e poi con Hagi che conquista un rigore, dopo la revisione del VAR, per un tocco falloso sulla linea d’area di rigore di Hancko: dal dischetto va Razvan Marin che non fallisce.
PRIMA LE OCCASIONI, POI RITMI BASSI - Anche nella ripresa la partita resta vivace nonostante il risultato sorrida a entrambe le squadre: da una parte Haraslin e Stelec chiamano Nita alla parata, mentre dall’altra parte ci provano Marin e Dragus che però non riescono a superare Dubravka. I ritmi nella seconda parte della ripresa si abbassano però notevolmente con le due squadre che manovrano senza troppa fretta il gioco consapevoli di avere in mano entrambe la qualificazione al prossimo turno.
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