Giletti “ Non c’è nessuno dietro questa società, a Motta chiederei questo”

Il noto giornalista e tifoso juventino Massimo Giletti è intervenuto ai microfoni di radio sportiva, commentando così il disastro in coppa Italia dei

 bianconeri :”Thiago Motta ha parlato di vergogna, si vergogna per come la squadra ha reso, si vergogna evidentemente anche del suo operato, ho usato il termine giusto? Guarda, io faccio una piccola premessa.La mia famiglia è un'azienda di filati, è nata nel 1884, nel Biellese, ancora oggi vende in tutto il mondo ed è stata sponsor per anni dell'Empoli, quindi conosco bene Corsi, sono contento che ancora una volta dimostri come le piccole e grandi società italiane debbano essere tutelate e abbiano intelligenza per andare avanti. Oggi non ho più il mio marchio su quella maglia, ma in quei giocatori è rimasto quello che diceva mio padre, cioè tu anche se sei una piccola realtà devi combattere e lottare fino alla fine, perché il mistero di Davide contro Golia è la storia che torna a ripetersi. La vergogna di cui parla Tiago Motta la scopre oggi?  Queste parole Thiago Motta le dice oggi perché è costretto di fronte a un disastro a dirle.Per carità, sempre meglio tardi che mai, ma in realtà queste parole dovevano essere gridate già quando noi in vantaggio a Lecce subiamo l'ennesimo pareggio all'ultimo secondo, dopo una serie di cambi incredibili voluti dall'allenatore. Allora io mi dico, si voleva lo spettacolo e lo spettacolo c'è stato: è lo spettacolo dell'orrore, perché non si possono più avere mezze misure di fronte a una cosa del genere. L'Empoli è venuto, io ci ho parlato come quasi fosse un'incombenza la partita di Torino, lo capite? Cioè non aveva neanche i giocatori quasi da mettere,io non ho neanche visto il primo tempo in cui lavoravo.La partita della vita era quella che doveva giocare la Juventus, quindi se un allenatore e se i giocatori non capiscono questo, non capiscono dove sono a febbraio dopo mesi che sono con la maglia Juventus, beh qui non c'è altra alternativa, se ne devono andare a casa, punto e basta.”

Poi alla domanda su Del Piero come presidente:” vedo che nelle grandi squadre, vedi la fine che han fatto fare a Maldini, i personaggi, le bandiere non vengono molto amate, sono sempre seconde linee che finiscono, anche Zanetti all'Inter fa un ruolo di rappresentanza,  non è la faccia e che cosa hai dentro? uno come Chiellini dovrebbe stare sul campo a trasmettere che cos'è la Juventus, invece viene relegato negli uffici.” 

Ancora su Motta, Del Piero e le eliminazioni della Juventus :”Io quando ho sentito Thiago Motta che aveva detto dopo la sconfitta col PSV non ho sbagliato nulla, rifarei tutto. Oggi apprezzo la sua sincerità perché è troppo tardi, perché noi abbiamo speso 200 milioni in questo club e veramente Alex è stato cacciato, è stato cacciato in un modo molto particolare, ma oggi credo che sia giusto dire le cose come stanno. Qui è un fallimento, non è che il vincere la Coppa Italia ci avrebbe dato qualcosa, ma un fallimento proprio a livello morale che è la cosa peggiore.

 Ma questo fallimento è già datato dal campionato. E fa star la Coppa che esce con una squadra banale come il PSV , insomma è una doppia vergogna anche lì. Vedere una Juve annaspare, stordita tra l'altro dai gol di uno che si chiama Maleh, non noi che stiamo parlando di Vinicius o di un numero uno.”

Poi sui giocatori di personalità presenti in rosa:”Perché togli giocatori di carisma? Perché evidentemente non vuoi avere problemi? Perché comunque in una squadra come la Juventus è evidente che non ci sono giocatori di carisma in nessun reparto. Anzi, l'unico che toglie, che ha la cattiveria, che lotta, è Locatelli. E lo togli perché ieri non c'era, no? Ma il resto non esiste.Non c'è un giocatore che si incazza in campo con i compagni. Ma io mi ricordo Furino, Benetti, Capello, Tardelli, tutta gente che aveva personalità.”

Sempre su Motta :”Mi piacerebbe fare l'unica domanda a Thiago Motta. Ma tu come fai a insistere su un giocatore come Nico Gonzalez? Come fai? Ma a sinistra dove non ha mai giocato a sinistra in vita sua? E insisti pur sapendo che è un periodo lungo, opaco, con tutte le risorse che hai da altre parti. Ora non è che un giocatore, ieri ha fallito tutta la squadra.”

Infine sulla società che vorrebbe :”io voglio uno che sappia maneggiare il sistema calcio nei palazzi anche, nel sistema di potere, cosa che la Juve ha perso. Ha perso la strada, perché si vince anche nei palazzi, si deve stare nei palazzi. Non si può pensare che un direttore generale non sappia cosa sia.Io ripeto, la faccia di Andrea Agnelli dopo la sconfitta in Israele  l'ho vista, l'ho apprezzata e voleva dire che c'era qualcuno dietro questa società. Ieri sera non ho visto nessuno, ma forse perché nessuno c'è. Buona giornata.”