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tmw / juventus / Primo piano
Corapi a RBN: "La Juve ha paura di vincere. Motta responsabile, ma serve il supporto della società"
Oggi alle 10:30Primo piano
di Quintiliano Giampietro
per Bianconeranews.it

Corapi a RBN: "La Juve ha paura di vincere. Motta responsabile, ma serve il supporto della società"

La Juve domani è ospite del Torino: vincere per uscire dal momento difficile, anche sotto il profilo mentale. Ne parla Sandro Corapi
rbn
Sandro Corapi (Mental Coach) ospite a "Fuori di Juve"
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Vigilia del Derby in casa del Torino per la Juve. La squadra è attesa da una serie di impegni molto complicati e questo mese potrebbe essere decisivo. Dopo la sconfitta in Supercoppa contro il Milan, la squadra di Motta è chiamata a rialzarsi e comunque a invertire la tendenza legata agli 11 pareggi in campionato, spesso dopo essere andata in vantaggio. Dal mercato arriveranno rinforzi in difesa e in attacco. Il momento dunque è complicato, sul banco degli imputati è finito in primis l'allenatore. Si è riacceso il dibattito sulle sue capacità sotto diversi punti di vista. Fermo restando il discorso tecnico/tattico, i giocatori hanno dimostrato una fragilità psicologica. Aspetto non trascurabile. Poi il ruolo della società e il sospetto di uno spogliatoio con qualche problema. In ESCLUSIVA a Fuori di Juve il mental coach Sandro Corapi dà la sua chiave di lettura sui problemi dei bianconeri. 

Sui possibili problemi della Juve, in particolare i troppi pareggi, questa l'idea di Corapi: "Questo è un problema di atteggiamento. Io dico sempre che la squadra imita il carattere del proprio allenatore, quindi la grinta o meno dello stesso, Undici pareggi è tanta roba, soprattutto se spesso avvengono dopo essere stata in vantaggio. E' come i giocatori avessero una sindrome della paura del successo, la stessa che poi li porta ad inibire il loro potenziale. E' un discorso assolutamente mentale, inconscio. Se la squadra non è allenata mentalmente, può essere condizionata da queste dinamiche. Motta è il primo responsabile di questa situazione, ma bisogna fare un'analisi per capire il perché di questo. Lui è dentro una piramide e sopra c'è qualcun altro. La società supporta l'allenatore? Thiago e la stessa dirigenza che tipo di discorsi fanno ai giocatori? Si vince e si perdi tutti insieme. Nel calcio si punta sempre il dito contro il tecnico, anche giustamente direi perché non puoi cambiare 20 calciatori. Sicuramente in questa fase Motta non sta incidendo al 100%. Io lo ritengo un grande allenatore, ma mi chiedo se sia stato messo nelle migliori condizioni per performare. Lui si è conquistato questa panchina dopo un campionato eclatante a Bologna, ma la Juve è un'altra cosa. Il blasone è ovviamente diverso. Quindi bisogna capire se la società si sia compattata attorno a Thiago che è il primo colpevole. Le sue dichiarazioni non mi danno la sensazione che sia lucido, ma è anche normale perché si sente sotto botta e quando sei in questa condizione è molto difficile gestire lo stress che si accumula gara dopo gara. Lui dovrebbe diventare psicologo di se stesso. S enon ci riesce deve chiedere aiuto alla società".   

Nel podcast l'intervento integrale