Valentini a RBN: “Verso Motta critiche isteriche. Vlahovic non si discute. Del Piero-Figc? Sì, ma senza padrini”
Vigilia della sfida di Champions League in casa dell'Aston Villa. McKennie ha salato l'allenamento di ieri per un problema muscolare. Con Vlahovic ancora ai box, bisognerà giocare ancora con il falso centravanti, favorito Weah. Intanto cresce la discussione sulla rosa non sufficientemente ampia, vedi la mancanza di un vice del serbo. Sarà necessario ricorrere in maniera importante sul prossimo mercato di gennaio. Restano d'attualità i giudizi sul lavoro di Motta e rispetto alla possibilità dei bianconeri di lottare per lo scudetto nel frattempo, cresce il dibattito su Del Piero candidato alla presidente della Figc come rivale di Gravina, in vista delle elezioni in programma il prossimo 3 febbraio.In ESCLUSIVA a Fuori di Juve Antonello Valentini, ex Direttore Generale della Federcalcio.
Juve momentaneamente sesta, staccata di 4 punti dalla vetta del Napoli. Comunque sei squadre sono racchiuse in quattro punti. Il giudizio di Valentini sulla squadra di Motta: “Non sono un tifoso juventino, in di nessuna squadra di club. Per la mia esperienza in Figc, sostanzialmente sono neutro. Dico ciò che penso. A me non sembra così drammatica la situazione dei bianconeri, come sento raccontare da qualche commentatore. Anche la gara contro il Milan, secondo me la Juve ha fatto una migliore figura rispetto ai padroni di casa. I rossoneri giocavano a San Siro, avevano l'organico titolare, avrebbe avuto il dovere di vincere, invece ha fatto ben poco in zona gol, anche per meriti degli avversari. La squadra di Motta, senza attaccanti, ha fatto la sua partita. Tutte queste critiche isteriche non le capisco. Certo, i bianconeri vincono poco, hanno totalizzato sette pareggi, è pur vero che non hanno mai perso. Stimo molto Motta, lo conosco molto bene perché è stato in Nazionale. Il tecnico italo-brasiliano ha buon senso, grande competenza e intelligenza. A mio modo di vedere, la sua mano si vede e si vedrà sempre di più, la squadra gioca certamente meglio rispetto al passato. Per esempio c'è qualche verticalizzazione in più. Mi chiedo, però se una squadra come la Juve che aspira a grandi traguardi in Italia e all'estero, possa permettersi di andare in panchina con sette giocatori, di cui due portieri, quindi solo 5 elementi di movimento. Questo mi pare veramente abbastanza curioso, rispetto alla costruzione dell'organico. E' vero che ci sono tanti infortuni, però io non sarei mai partito con sole due punte di ruolo (Vlahovic e Milik) perché poi ti succede che si infortunino e sei costretto a rabberciare qualcosa di improbabile”.
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