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18 dicembre 1999, Cassano erede di Roby Baggio? Il gol all'Inter è da copertina
Il 18 dicembre del 1999, al San Nicola di Bari, i padroni di casa ospitano l'Inter di Marcello Lippi. Quindicesima di Serie A, con una novità in campo, perché c'è Antonio Cassano, diciassettenne di belle speranze, di ruolo fantasista. Nella giornata precedente il tecnico Eugenio Fascetti lo aveva inserito a gara in corso, mentre stavolta parte tra i titolari. È una serata storica perché al settimo è Enyinnaya, in seguito a un assist di Markic, a sbloccare la gara. Sembrerebbe nata una stella, ma verrà offuscata poco dopo. Vieri livella il risultato grazie al sinistro, su assist di Zamorano.
Mentre la partita sembra volgere placidamente al termine, ecco che accade l'impensabile. Lancio lunghissimo dalle retrovie di Perrotta, con Cassano isolato contro due difensori dell'Inter. Lo stop è meraviglioso, con il tacco, a seguire, salvo poi addolcirla ulteriormente con la testa. Dribbling in mezzo ai due nerazzurri e destro sul primo palo che impietrisce Ferron. L'esultanza è un tipico "ma che cosa ho fatto" salvo poi correre sotto la curva. I paragoni iniziano subito, perché sembrava la fotocopia del gol alla Cecoslovacchia, almeno in alcune movenze, nel Mondiale del 1990. Baggio che era appena entrato, otto minuti prima, a sostituire Zamorano.
Queste le parole di Cassano dopo la partita. "Non ho pensato a niente, ho proseguito la mia azione, ho dribblato Georgatos e ho tirato ad occhi chiusi, con la benda agli occhi, dove andava andava. Avevo letto sul foglietto del mister il nome di Enyinnaya, quindi avevo capito che non avrei giocato io. Poi l'allenatore ci ha detto che avremmo giocato insieme e che avremmo fatto bene".
Bari (4-3-1-2)
Mancini (17' Gregori); Innocenti, Garzya, Del Grosso, Neqrouz; Collauto, Andersson, Marcolin (48' Perrotta); Markic, Cassano, Enyinnaya (67' Olivares). Allenatore: Fascetti.
Inter (3-5-2)
Peruzzi (75' Ferron); Panucci, Blanc, Colonnese (61' Recoba); Zanetti, Cauet, Jugovic, Di Biagio, Georgatos; Vieri, Zamorano (80' Baggio).
Allenatore: Lippi.
Mentre la partita sembra volgere placidamente al termine, ecco che accade l'impensabile. Lancio lunghissimo dalle retrovie di Perrotta, con Cassano isolato contro due difensori dell'Inter. Lo stop è meraviglioso, con il tacco, a seguire, salvo poi addolcirla ulteriormente con la testa. Dribbling in mezzo ai due nerazzurri e destro sul primo palo che impietrisce Ferron. L'esultanza è un tipico "ma che cosa ho fatto" salvo poi correre sotto la curva. I paragoni iniziano subito, perché sembrava la fotocopia del gol alla Cecoslovacchia, almeno in alcune movenze, nel Mondiale del 1990. Baggio che era appena entrato, otto minuti prima, a sostituire Zamorano.
Queste le parole di Cassano dopo la partita. "Non ho pensato a niente, ho proseguito la mia azione, ho dribblato Georgatos e ho tirato ad occhi chiusi, con la benda agli occhi, dove andava andava. Avevo letto sul foglietto del mister il nome di Enyinnaya, quindi avevo capito che non avrei giocato io. Poi l'allenatore ci ha detto che avremmo giocato insieme e che avremmo fatto bene".
Bari (4-3-1-2)
Mancini (17' Gregori); Innocenti, Garzya, Del Grosso, Neqrouz; Collauto, Andersson, Marcolin (48' Perrotta); Markic, Cassano, Enyinnaya (67' Olivares). Allenatore: Fascetti.
Inter (3-5-2)
Peruzzi (75' Ferron); Panucci, Blanc, Colonnese (61' Recoba); Zanetti, Cauet, Jugovic, Di Biagio, Georgatos; Vieri, Zamorano (80' Baggio).
Allenatore: Lippi.
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