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Caicedo: "L'Inter gioca a memoria. Ecco cosa non ha funzionato in nerazzurro"
Oggi alle 12:51News
di Marco Corradi
per Linterista.it

Caicedo: "L'Inter gioca a memoria. Ecco cosa non ha funzionato in nerazzurro"

Nell'intervista ai microfoni di Fanpage, Felipe Caicedo racconta così la sua esperienza con Simone Inzaghi: "Simone vive il calcio come nessuno e sa di tattica più di tutti gli allenatori che ho avuto. Facendo un calcio semplice, ti fa stare bene, ti fa sentire importante. Questa è la cosa più difficile nel calcio attuale. È un passionale, ti fa capire subito che lui vive per il calcio, lo ama e vuole vincere. Un aneddoto? Dal primo giorno l'ho visto litigare con Felipe Anderson. Litigò con lui perché non gli era piaciuto l'atteggiamento di Felipe. Dopo 5 minuti fu tutto risate e abbracci, è così. Lui ti fa capire da subito che devi vincere e dare tutto, facendoti sentire coinvolto. In quel senso è il numero uno".

Hai mai avuto incomprensioni con lui?

"Solo un paio di volte. Ricordo che a Milano in un'occasione era arrabbiato con tutti. Ma alla Lazio eravamo una famiglia, si litigava ma dopo 10-15 minuti si finiva di nuovo tutti insieme. La forza di Simo è che tutti devono andare nella stessa direzione".

Ti meraviglia il suo cammino all'Inter?

"È un allenatore fortissimo, poi all'Inter è vero che sono tutti fenomeni in ogni reparto, ma si vede il lavoro che sta facendo. L'Inter gioca a memoria non per caso. Il segreto è avere un allenatore e uno staff che vivono per il calcio e per far giocare bene i ragazzi".

Perché non è andata bene l'esperienza all’Inter?

"Sono arrivato già male perché non giocavo da tempo. Mi sono allenato ma all'Inter non hai tempo, avevano quattro attaccanti più forti di me e tornare nella dinamica di gruppo è stato un po' difficile".