La moviola di Sparta Praga-Inter 0-1 - Fuorigioco millimetrico di Dumfries, serve il VAR
Alejandro Hernandez Hernandez è l’arbitro designato per dirigere la sfida di Champions League tra Sparta Praga e Inter, vinta dai nerazzurri per 1-0 grazie al gol di Lautaro. Al 7', Dumfries cade in area, l’arbitro decide di ammonirlo per simulazione, decisione che appare un po’ eccessiva. Non c’era comunque contatto da rigore. Al 22', un possibile fuorigioco nell’azione che porta al tiro di Birmančević, parato da Sommer, non viene segnalato dal guardalinee, generando qualche dubbio.
Al 38', le proteste per un presunto tocco di mano di Laçi vengono ignorate dal direttore di gara, che considera corretta la posizione del braccio, attaccato al corpo. Nella ripresa, al 53', Olatunji riceve un giallo per un fallo su Dumfries e le successive proteste, con una decisione ritenuta giusta. Poco dopo, al 56', lo Sparta Praga reclama un calcio di rigore per un intervento su Birmančević in area. L’arbitro, però, valuta correttamente l’intervento di Mkhitaryan, che colpisce chiaramente il pallone, anche se restano dubbi su un presunto contatto di Pavard.
L’episodio più importante del match arriva al 60’: Dumfries segna il gol del 2-0 per l’Inter e fin da subito c’è il dubbio di una possibile posizione di fuorigioco da parte di un giocatore nerazzurro, nello specifico Dimarco. Check molto lungo da parte del VAR che alla fine si risolve con l’annullamento della rete proprio per posizione irregolare, davvero per questione di millimetri. Al 67', Asllani viene ammonito per un contrasto di gioco: la punizione appare generosa e il cartellino giallo forse eccessivo.
All’84', un contrasto tra Suchomel e Bastoni vede il nerazzurro finire a terra, ma l’arbitro giudica correttamente il contatto come regolare. Sul finale, i cinque minuti di recupero concessi al 90' sembrano eccessivi rispetto agli episodi accaduti, ma si prosegue senza particolari intoppi. Infine, al 94', Krasniqi viene giustamente ammonito per aver trattenuto Carlos Augusto, interrompendo il gioco in modo irregolare.