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La Fiorentina conferma Palladino e mette nel mirino Man. In uscita c'è Kayode
La Fiorentina conferma la sua fiducia: Raffaele Palladino non si tocca, nonostante l'ennesima delusione recente arrivata domenica all'ora di pranzo, con l'1-1 casalingo contro il Torino, la squadra continua con la sua guida tecnica. Nonostante il silenzio che ha seguito i rumorosi fischi del Franchi, la società non cambia idea e mantiene ferme le proprie idee.
C'è un mercato invernale dal quale attingere per dare a Palladino ulteriori elementi cui aggrapparsi per andare oltre il periodo di crisi. Tra questi però non ci sarà Luiz Henrique, diventato ufficialmente un giocatore dello Zenit San Pietroburgo, che l'ha pagato circa 35 milioni di euro. Al suo posto i viola potrebbero virare su Dennis Man, ma al momento permane una certa distanza con il Parma, che spara alto sui 20 milioni di euro.
Capitolo uscite, la più calda e imminente sembra quella di Kayode in direzione Brentford, in prestito con diritto di riscatto a 17 milioni di euro. Anche perché il nazionale Under italiano è l'unico tra i giocatori in procinto di andarsene a non avere vincoli rispetto al numero di prestiti verso l'estero massimo in una stagione (6), che la Fiorentina ha già raggiunto. E per questo non decollano né l'uscita di Jonathan Ikone (chissà che non ne possano approfittare le italiane interessate, come Como e Torino) né quella del portiere Oliver Christensen, che sembrava destinato al Paderborn.
C'è un mercato invernale dal quale attingere per dare a Palladino ulteriori elementi cui aggrapparsi per andare oltre il periodo di crisi. Tra questi però non ci sarà Luiz Henrique, diventato ufficialmente un giocatore dello Zenit San Pietroburgo, che l'ha pagato circa 35 milioni di euro. Al suo posto i viola potrebbero virare su Dennis Man, ma al momento permane una certa distanza con il Parma, che spara alto sui 20 milioni di euro.
Capitolo uscite, la più calda e imminente sembra quella di Kayode in direzione Brentford, in prestito con diritto di riscatto a 17 milioni di euro. Anche perché il nazionale Under italiano è l'unico tra i giocatori in procinto di andarsene a non avere vincoli rispetto al numero di prestiti verso l'estero massimo in una stagione (6), che la Fiorentina ha già raggiunto. E per questo non decollano né l'uscita di Jonathan Ikone (chissà che non ne possano approfittare le italiane interessate, come Como e Torino) né quella del portiere Oliver Christensen, che sembrava destinato al Paderborn.
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