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tmw / fiorentina / L'editoriale
Andare avanti senza porsi limiti: il patto Champions c'è. Il quarto posto vale anche per garantirsi Kean e De Gea nella prossima stagione. Le piccole spaventano più delle big, ma la chiave è stata trovataTUTTO mercato WEB
ieri alle 11:00L'editoriale
di Lorenzo Di Benedetto
per Firenzeviola.it

Andare avanti senza porsi limiti: il patto Champions c'è. Il quarto posto vale anche per garantirsi Kean e De Gea nella prossima stagione. Le piccole spaventano più delle big, ma la chiave è stata trovata

Prima la vittoria contro la Juventus, poi quella contro l'Atalanta al rientro dalla sosta. La Fiorentina ha vissuto due pomeriggi magici al Franchi e anche se la classifica almeno per il momento continua a non sorridere, visto l'ottavo posto attuale, i presupposti per un finale di campionato tutto da vivere ci sono tutti, perché la squadra viola ha tenuto il passo all'interno del gruppone che lotterà fino a fine campionato per l'Europa e a otto partite dalla fine è impossibile fare pronostici o previsioni. Nel dopo partita della sfida contro la Dea Raffaele Palladino ha parlato di "vestito comodo", finalmente trovato per la sua Fiorentina, e del fatto di "andare avanti senza porsi limiti", con quest'ultima affermazione che fa capire, o quantomeno intuire, alcune cose.

Il patto per la Champions.
Inutile nascondersi. All'interno dello spogliatoio la speranza di poter arrivare tra le prime quattro c'è eccome e anche i pensieri espressi dai vari calciatori nelle ultime settimane sono la dimostrazione di tutto questo. Il gruppo ne parla e continuerà a farlo, volando sulle ali dell'entusiasmo che si è creato dopo gli ultimi due grandi successi. Sarà facile? Assolutamente no, visto che la bagarre è agguerrita, ma la cosa certa è che non è impossibile, visto che la Fiorentina ha dimostrato di potersela giocare con tutti.

Obiettivo Europa che conta che si lega al mercato.
Raggiungere la qualificazione alla prossima Champions League sarebbe un'impresa tutta da gustare sul campo, visto che dopo anni senza questa grande competizione Firenze tornerebbe ad assaggiare e a vivere il grandissimo calcio, ma ci sono altre cose da non sottovalutare, come la permanenza di quei giocatori che stanno facendo innamorare il popolo viola, a cominciare da Moise Kean e David De Gea. Le situazioni del centravanti e del portiere, legate ai contratti, alla clausola del classe 2000 e alle offerte che inevitabilmente arriveranno, le conosciamo molto bene, tanto che la paura di perderli e non poterli più vedere con la maglia con il giglio sul petto esiste ed è ben presente, ma l'eventuale qualificazione alla prossima Champions permetterebbe alla dirigenza di avere molte più carte da giocarsi per convincerli a restare, con la percentuale di permanenza che raggiungerebbe praticamente il numero 100.

Occhio alle piccole.
Per arrivare a tutto questo, però, sarà necessario fare il massimo in campo e le prossime otto partite di campionato, senza chiaramente tralasciare la Conference League, saranno la cartina tornasole della stagione della Fiorentina. Prima di questo filotto complicatissimo, partito con il Napoli e che terminerà con la gara contro il Milan di sabato, nella mente di tutti noi c'era l'idea che anche il fare 5 punti su 12 avrebbe rappresentato un buon bottino ma la banda Palladino, con una partita ancora da giocare, ne ha già conquistati 6 ed è bello pensare che possa arrivare anche a 9. Dopodiché le big lasceranno spazio alle più piccole, ma il fatto che sulla carta le partite possano sembrare più semplici da vincere non rappresenta la realtà dei fatti, visto che la Fiorentina ha fatto più punti con le prime otto della classifica rispetto alle ultime otto. Ecco perché servirà l'ennesimo cambio di passo, nelle gare dove la squadra ha trovato più difficoltà in questa stagione. Una cosa però è certa: il tecnico viola sembra aver trovato la chiave per far rendere al meglio la sua formazione, grazie alla qualità che la società gli ha messo a disposizione e grazie al fatto di aver imparato dai propri errori. I presupposti ci sono tutti, adesso la palla passerà al campo, come sempre.