
Prime Robin è tornato: Gosens tra i migliori in Serie A. E il futuro è tutto viola
Robin Gosens continua a correre verso il riscatto. Con due accezioni ben precise, intendendo la rivincita che si sta prendendo nei confronti di molti che lo avevano etichettato come "creatura di Gasperini", abile a performare solo nel contesto Atalanta, ma anche il riscatto in senso vero e proprio al termine del suo prestito. Dettagli che si decideranno a breve, ma il finale sembra scritto, Robin e Fiorentina insieme anche per la prossima stagione.
Top di fascia
Il gol siglato in mischia alla Juventus è in qualche modo storico per lo stesso Gosens. Per la prima volta in carriera, il tedesco ha segnato o fornito un assist in quattro gare consecutive giocate da titolare. Lecce (incornata di testa), Panathinaikos (due assist in Grecia, uno al ritorno) e appunto Juventus. In totale siamo a 4 gol e 4 assist da quando veste viola, ma i numeri offensivi si sono impennati da quando Raffaele Palladino ha virato sul 3-5-2 e l'ha riportato nel suo ruolo naturale, quello di assaltatore della metà campo avversario, pendolino a tutta fascia. Non solo contributo offensivo però: tanta, tanta corsa e un'abnegazione difensiva migliorata dal tirocinio da terzino. Tutto figlio di una forma fisica che sembra simile a quella di quattro anni fa, quando in nerazzurro, per alcuni mesi, spaccò in due la Serie A. Insomma, come usa dire sui social, Robin è tornato nel prime.
Capitano senza fascia
Peso in attacco, corsa, ma sotto c'è di più. C'è un calciatore che sta crescendo sempre di più a livello di influenza e di leadership nello spogliatoio e di credibilità nei confronti di una piazza che ormai ne riconosce la centralità. Gosens non è solo uno dei migliori esterni sinistri del campionato, ma anche figura apicale per tutti, il primo pronto a scendere in battaglia, con la faccia dura da mostrare agli avversari, ma anche il primo a consolare e incoraggiare un compagno. Bastone per gli altri, carota per i suoi, come un vero capitano.
Il futuro
E poi c'è il vero e proprio riscatto, appunto. Arrivato dall'Union Berlino con la formula del prestito con riscatto condizionato a determinati obiettivi, RG21 diventerà a tutti gli effetti un giocatore della Fiorentina in caso di qualificazione a Europa League o Champions League o, più probabile, al raggiungimento del 60% delle presenze stagionali da 45 minuti. Per lui, un irrinunciabile di Palladino, è solo questione di tempo, o meglio minuti. La percentuale di presenze - è chiaro - è influenzata dal numero di gare stagionali dei viola, ma non ci dovrebbero essere comunque problemi. In caso di finale di Conference (e quindi del massimo numero di partite da qui a giugno) al tedesco mancherebbero solo altri 4 gettoni da 45'. Una formalità, prima di diventare viola al 100%.







