UN'ALTRA PICCOLA, GRANDE, INATTESA RIVOLUZIONE
La Fiorentina sta portando avanti un mercato che contrariamente alle attese autunnali si sta trasformando in un'altra piccola, grande rivoluzione. Dopo le 8 vittorie consecutive, guardando al mese di gennaio, si pensava a poche e mirate operazioni per completare un gruppo già profondamente cambiato in estate. Poi il malore di Bove e un rendimento drasticamente in calo hanno cambiato i piani dei dirigenti viola.
Capitani in uscita
Era difficile attendersi la cessione immediata di Martinez Quarta, tanto per iniziare. E invece l'argentino, in effetti già da tempo fuori dalle principali rotazioni, è tornato al River Plate addirittura diversi giorni in anticipo rispetto all'apertura delle trattative del campionato sudamericano. A dicembre è esploso anche il caso Biraghi, con l'esclusione dei convocati seguita poi dalle dichiarazioni dell'agente e dall'allontanamento dello stesso ex capitano dal resto della rosa. E ora Biraghi sta cercando una nuova casa. Già questa potrebbe definirsi una piccola rivoluzione, ma le trattative stanno proseguendo con ulteriori cambiamenti.
Altri addii
Gli ultimi giorni hanno portato alla partenza di Kayode, passato da patrimonio da proteggere in estate a cessione dolorosa causata dal risicato impiego stagionale. Il giovane esterno giocherà i prossimi mesi con la maglia del Brentford e solo il suo rendimento decreterà un futuro in Premier o un ritorno in viola visto che l'operazione si è chiusa col semplice diritto di riscatto. Ma anche questa operazione non pare essere destinata a essere l'ultima. Ikoné sta cercando una soluzione diversa dal semplice prestito viste le regole che gli proibiscono di partire con questa formula lontana dall'Italia. Ha rifiutato, per ora, i Chicago Fire, ma difficilmente proseguirà l'esperienza in viola. Discorso simile per Kouame, in attesa della soluzione giusta per salutare. In dubbio anche le posizioni di Richardson e Parisi, mentre in difesa dovranno essere sciolte le riserve sia su Valentini, che deve ambientarsi nel nostro campionato, sia su Prongracic, ai margini da tempo nonostante la società non voglia privarsene.
Quanti arrivi?
Ma anche in entrata c'è un discreto movimento. La Fiorentina già in autunno cercava un attaccante, più esterno che punta, che potesse alzare il livello della rosa. Sfumato Luiz Henrique, si tratta col Parma per Dennis Man, ma è chiaro che ogni giorno che passa la sensazione è che si possano cercare anche soluzioni alternative. Poi c'è il famoso centrocampista. Il nome resta segreto, poi ci sono le "altre" potenziali operazioni come quella per Ndour o per Cristante. Possibile anche che si cerchi un vice Kean in caso di addio di Kouame, ma è una trattativa più da ultimi giorni, da occasione. In più c'è il solito Pablo Marì, giocatore che Palladino chiede con decisione e che potrebbe arrivare anche per dare forza alla sua posizione.
Un volto che cambia ancora
In ogni caso, saranno tanti i cambiamenti. Qualcuno era fissato per la prossima estate, quando la Fiorentina ha intenzione di completare gli addii di giocatori arrivati nei tre anni precedenti, ma la stagione ha anticipato alcune decisioni. Evidentemente quanto fatto in estate non è bastato per costruire una rosa all'altezza delle famose ambizioni, ma sarà difficile che possano bastare gli avvicendamenti dei prossimi giorni a soddisfare questa necessità. I tanti prestiti non fanno comunque presagire mesi tranquilli per la programmazione del futuro e dopo questa strategia cambiata in corsa, difficile immaginare un'estate, la prossima, passata con soli riscatti e pochi accorgimenti. La rivoluzione, pare destinata a proseguire.