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Il rinnovo di Leao è bloccato perché Mendes non è più l'agente. C'è una distanza di un milione, ma il Milan per ora non si fa sentire. E fra un mese c'è il Mondiale

Il rinnovo di Leao è bloccato perché Mendes non è più l'agente. C'è una distanza di un milione, ma il Milan per ora non si fa sentire. E fra un mese c'è il MondialeTUTTO mercato WEB
© foto di Lorenzo Di Benedetto
sabato 24 settembre 2022, 11:52Editoriale
di Andrea Losapio

Qualche mese, era fine febbraio, fa molti organi di informazione davano per già fatto il rinnovo di Leao. Noi scrivevamo la verità che era un'altra perché c'erano dei problemi da superare prima di avere la sicurezza di quel che stava capitando. Lo Scudetto non era ancora arrivato, Leao non aveva vinto il premio da Most Valuable Player, miglior giocatore della stagione di Serie A, il Milan offriva 4 milioni di euro all'anno e sembrava avere anche raggiunto un accordo con il Lille per pagare i 19,5 milioni (comprensivi di interessi) che lo Sporting Club de Portugal deve ricevere dopo la sentenza di qualche mese più tardi, metà maggio.

Ora la situazione sembra quasi tutta appianata, al netto dell'azione esecutiva che Leao subisce, cioè il pignoramento del quinto dello stipendio da 1,5 milioni che guadagna attualmente. Leao paga lo Sporting, il Lille paga lo Sporting, entrambi sono colpevoli per quello che è successo. Facciamo un passo indietro per spiegare l'accaduto: nel 2018, al campo d'allenamento dello Sporting di Lisbona, scoppia una rissa. Dopo una sconfitta i tifosi entrano negli uffici e negli spogliatoi, arrivando alle mani con qualche giocatore, fra cui Rafael Leao. Qualcuno decide di sfruttare una regola che c'è nel diritto portoghese che autorizza una persona impegnata in un lavoro a terminare unilateralmente il contratto per giusta causa se messo in pericolo o in difficoltà sul posto di lavoro. Tra i giocatori che optano di risolvere ci sono anche Podence, William Carvalho e Rui Patricio, ora della Roma, che finisce al Wolverhampton. A differenza del Lille, il club inglese sana la posizione del portiere e quindi non ci sono gli ulteriori provvedimenti che invece colpiscono Rafael Leao.

Lo Sporting ha dimostrato di essere accondiscendente. Perché non ha intenzione di riportare il caso davanti agli organi giudicanti, considerando abbastanza i 19,5 milioni che gli verranno versati in qualche modo (e in qualche tempo). Perché Il Lille e il Milan hanno già un accordo per dirimere la faccenda e fare sì che questo non pesi sulla testa del giocatore. Ma questo accordo, che non è ancora stato svelato nei termini e nelle funzioni, è subordinato al fatto che Rafael Leao firmi il rinnovo con il Milan. E qui arriviamo alla volontà del calciatore, che è quella di rimanere a Milano e di non andare via, visto che si trova bene e il suo percorso di crescita sta avendo un'impennata concreta negli ultimi mesi.

Arriviamo ai soldi, dunque. Leao chiede da qualche mese circa 7 milioni di euro al Milan che, ai tempi, pensava di riuscire a chiudere la partita con 4. Niente da fare. I rossoneri sono disposti a mettere sul piatto 6 milioni all'anno, anche per rientrare eventualmente dell'esborso che andrebbe a concretizzarsi pagando lo Sporting: un quinquennale alle cifre che vogliono i rossoneri porterebbe un risparmio lordo di 10 milioni (2 all'anno), et voila, l'investimento sarebbe ripagato. La distanza comunque non sembra incolmabile, magari con bonus e qualche premio una tantum potrebbe anche arrivare il tanto agognato rinnovo.

Ricapitolando: lo Sporting deve prendere 19,5 milioni da Leao e dal Lille. Il Milan ha un accordo con il Lille per fare sì che il pagamento non penda sulla testa del giocatore. Leao vuole rimanere a Milano e chiede 7 milioni per rinnovare, i rossoneri ne offrono 6 e la distanza non è poi così enorme. Quindi perché non c'è il rinnovo? In questo momento la verità è che non ci sono incontri programmati per un rinnovo di Leao. Una situazione paradossale che viene presto spiegata: Leao ha firmato due procure nel mese di giugno, una a un avvocato francese - il cui nome è ancora sconosciuto - l'altra con Jorge Mendes, suo storico agente. La situazione è incagliata perché vale la prima procura firmata in ordine di tempo, che non è con il super-agente portoghese. E questo spiega anche perché alcuni giornali portoghesi, nei mesi scorsi, hanno scritto che Mendes trovava un accordo con lo Sporting per Leao, cosa in realtà attualmente non successa. Potrebbe succedere? Anche un meteorite che colpisce la terra, ma poi bisogna accada e per ora, né l'uno né l'altro, è in odore di succedere a stretto giro di posta.

Probabilmente il Milan, in questo momento, non vuole trattare il rinnovo di Leao per non fare uno sgarbo a Jorge Mendes. I rapporti nel calcio contano molto, al di là di tutto. Ci sono stati dei contatti tra le parti per parlarne, ma l'avvocato francese e Mendes hanno due visioni completamente differenti sia dei rapporti di forza - d'altro canto il primo ha la procura firmata e valida, il secondo no - sia di come andrebbe gestita la cosa, quindi il tentativo di incollare i pezzi al momento è collassato. Ci sarà bisogno di tempo? Forse che qualcuno accetti la sconfitta ma, conoscendo gli attori in causa, questo difficilmente succederà. Dunque non è vero che il rinnovo di Leao è bloccato per i soldi da corrispondere al Lille, né lui non vuole firmare. C'è una distanza di un milione di euro, oltre a una procura firmata a un avvocato francese che non si annusa per niente con Jorge Mendes. Fra un mese c'è il Mondiale e Leao può essere protagonista. Al netto della voglia assoluta di rimanere al Milan da parte di Leao, ma non ci potrebbe essere spazio per un'offerta faraonica? E a diciotto mesi dalla scadenza, quale può essere il valore di Leao?

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