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Sorpresa a San Siro: il Bologna fa la partita, l'Inter colpisce in ripartenza. E il 2-2 finale è sacrosantoTUTTO mercato WEB
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ieri alle 23:46Champions Insights
di Matteo Bordiga
per Tuttochampions.it

Sorpresa a San Siro: il Bologna fa la partita, l'Inter colpisce in ripartenza. E il 2-2 finale è sacrosanto

Un pareggio più che giusto.

Il Bologna è squadra matura per puntare alla Champions

Inter e Bologna hanno impattato per 2-2 a San Siro al termine di una gara tutto sommato gradevole che ha confermato due tesi: in primis che l’Inter senza Calhanoglu è un’altra squadra. Senza il turco a dettare i tempi del gioco quello nerazzurro resta un centrocampo di altissima qualità, ma privo della sagacia tattica e del fosforo a getto continuo del suo cervello pensante. In seconda battuta il pari del Meazza ha detto che oggi il Bologna è squadra matura per puntare (anche) a un piazzamento nell’Europa dei giganti. Freuler e compagni sono andati a Milano ad affrontare i nerazzurri senza alcun timore reverenziale e, per larghi tratti della sfida, hanno tenuto loro in mano il pallino del gioco.

Felsinei più manovrieri, Inter micidiale nelle ripartenze

Il tema tattico del match è stato infatti quello di un Bologna più manovriero, abile nel palleggio e nei fraseggi corti, e di un’Inter che mirava a recuperare velocemente il pallone per innescare le sue micidiali ripartenze in campo aperto. Nessuno sa sfruttare le transizioni come l’undici di Simone Inzaghi, e infatti i due gol dei padroni di casa sono arrivati – ed è solo apparentemente un paradosso – su due contropiede rapidi finalizzati prima da Dumfries e poi da Lautaro Martinez, tornato a segnare a San Siro dopo un lungo periodo di digiuno. Ma prima della doppietta interista i felsinei avevano trovato il momentaneo vantaggio con Castro (di rapina, da autentico condor dell’area di rigore) e avevano sfiorato il gol in altre due circostanze: con Moro da fuori area (tiro deviato da Sommer sul palo) e con il colpo di testa di Odgaard, respinto con un gran balzo dal numero uno svizzero.

Nella ripresa l’Inter è partita bene, sfiorando il 3-1 con Dimarco su punizione, ma poi il Bologna si è impossessato del centrocampo e, con la qualità tecnica del suo palleggio, piano piano ha alzato il baricentro fino a insediarsi nella metà campo meneghina. E così è giunto il pareggio, trovato da Holm con un bel diagonale (deviato da Bastoni) su assist del sempre vivace Orsolini.

Nel finale Taremi si divora il 3-2

I ragazzi di Simone Inzaghi, ipnotizzati dai fraseggi rossoblù e vicini a capitolare per la terza volta sulla conclusione ravvicinata di Orsolini rintuzzata in corner da Sommer, sono tornati a rendersi pericolosi solo nel finale con un tap-in clamorosamente mancato da due passi dal neo entrato Taremi.

Il 2-2 rispecchia fedelmente quanto si è visto in campo

Alla fine, per mole di gioco prodotta e per occasioni da gol create, il 2-2 è stato il naturale e corretto epilogo di una partita molto ben giocata soprattutto dagli ospiti, sempre coraggiosi e propositivi e mai portati a snaturare la loro naturale filosofia di gioco.