Champions, il borsino delle italiane - Juventus
A quota sette punti e all’undicesima posizione generale, con due vittorie, un pareggio e una sconfitta, troviamo la rinnovatissima Juventus di Thiago Motta.
Bianconeri brillanti nelle prime due gare
Il rendimento dei bianconeri in questa Champions League si può dividere in due momenti diversi: nelle prime due partite Vlahovic e compagni hanno messo in mostra tutto il loro potenziale offensivo, trovando soluzioni brillanti in fase propositiva sia contro il PSV che in Germania contro il Lipsia. Si è vista la Juventus dominante, sempre in grado di tenere in mano le redini del match, che Thiago Motta sta cercando di costruire settimana dopo settimana. Il PSV non ha impensierito più di tanto la Vecchia Signora, subendo per novanta minuti le iniziative dei bianconeri che sbucavano da tutte le parti e non rinunciavano mai a cercare di segnare un gol in più. Ben più impegnativa la trasferta col Lipsia, nella quale la Juve ha denunciato qualche lacuna difensiva (contro un attacco, del resto, nettamente superiore a quello del PSV). Ma in questo caso alla prestazione tatticamente e tecnicamente valida si è aggiunta una grande prova di carattere, che ha portato l’undici di Motta, ridotto in dieci uomini, a ribaltare il risultato dall’1-2 al 3-2.
Passo indietro nella terza e quarta giornata
Francamente inspiegabile, poi, il crollo nel match successivo contro l’altra tedesca, lo Stoccarda. Sindrome da pancia piena, frutto dei sei punti raccolti nelle due sfide precedenti? Fatto sta che la gara dei bianconeri contro Bilal Touré e compagni resta un mistero: si è vista una Juve confusionaria, impacciata, surclassata dai non irresistibili teutonici per tutti i novanta minuti. Fino a subire, seppur sul filo di lana, una sconfitta meritatissima.
A metà strada tra la prova di Lipsia e quella con lo Stoccarda va collocato l’1-1 di Lille. In Francia (tralasciando lo svarione difensivo sul gol di David) il vero problema è stato rappresentato dalla sterilità dell’attacco, che ha prodotto molto ma ha finalizzato ben poco.
In definitiva, la Juventus ha ancora in mano il suo destino. Ma dovrà essere brava a non snaturarsi mai e continuare sempre a sviluppare, su qualsiasi campo, il suo calcio “totale” fraseggiato e intraprendente. Senza mai sentirsi appagata. Perché la Champions non concede a nessuno di sbagliare due volte.