Setien denuncia: "Ti licenziano e ti screditano per non pagare. Bisogna andare in tribunale"

Dopo l'intervento di ieri nella riunione tra gli allenatori e il loro sindacato, Quique Setien ha rilasciato un'intervista a Cadena Ser, dove ha esposto la sua situazione: "In linea di principio non sarei dovuto andare a questo incontro. Alla fine, però, non hai altra scelta che andare in tribunale: cinque giorni prima del processo sono riuscito a trovare un accordo con il Barcellona, poi mi hanno chiesto di rinunciare ai pagamenti ma non ho voluto. Ora stanno rispettando rigorosamente i termini, ma finiranno di pagarmi tre anni dopo la fine del rapporto.

Per molti è stata un'assoluta sorpresa: tanti allenatori hanno esposto i loro casi particolari, forse 12-14 allenatori dalla Prima e dalla Seconda Divisione. Chi non ha risolto il problema e chi lo ha fatto condizionato dalla lentezza della giustizia", ha detto il tecnico.

Quique Setién ha parlato della separazione burrascosa dal Villarreal: "Non mi è piaciuta molto la chiamata del direttore generale del club che mi diceva cosa sarebbe successo. Già mi sembrava deplorevole, ma purtroppo ho già esperienza con queste cose. Cercano di non pagarti e ti screditano, cercano di farti del male. Ho molto rispetto per il club ma la dirigenza è un'altra cosa. Non sono rimasto sorpreso dall'esonero di Pacheta; la verità è che il nome di Marcelino è sempre stato presente. Fin dall'inizio, quando ero lì".

Allenerà ancora?
"Ora ci dedichiamo agli scacchi. Non so se ci saranno molte squadre dopo quello che è successo".