Rodri scalpita: "Non mi piace star fuori, divento più nervoso. Ma cerco di essere d'aiuto"

L'ultima volta che è sceso in campo non aveva ancora vinto il Pallone d'Oro. Vittima della rottura del legamento crociato lo scorso 22 settembre contro l'Arsenal (1-1, quinta giornata di Premier League), Rodri dovrà ancora attendere un po' prima di tornare a essere protagonista nel Manchester City e nella nazionale spagnola.

Il centrocampista sta attualmente seguendo il percorso di riabilitazione ma ieri si è recato a New Orleans per assistere al Superbowl tra Philadelphia e Kansas City. Un'opportunità per ripensare a questo lungo periodo di indisponibilità: "Dico sempre che fa parte della vita. Gli infortuni, gli atleti sono abituati a questo genere di cose", ha detto il vincitore del Pallone d'Oro 2024 a Sky Sports UK. "Ma sono un uomo molto positivo, nel senso che prendo le cose come sono. Ringrazio sempre Dio per tutto e in questi momenti cerco di essere positivo e di fare altre cose che non sono abituato a fare, come ad esempio venire qui, passare più tempo con la mia famiglia e, perché no, lavorare su altre parti del corpo, migliorare e tornare più forte".

Rodri non può aiutare la sua squadra in una stagione difficile e questo lo fa sentire strano: "Non mi piace. Divento più nervoso: non posso controllare quello che succede ma cerco di supportare la squadra dall'esterno, di trasmettere loro la mia visione delle cose e di aiutarli". L'obiettivo è quello di tornare per il finale di stagione per disputare al meglio il Mondiale per club (15 giugno-13 luglio), anche se la scorsa settimana è stato inserito da Guardiola nella lista dei giocatori a disposizione per la Champions League.