Il 'no' al rinnovo, la Francia e non solo: perché Rabiot è stato preso di mira in PSG-Marsiglia

Perché Adrien Rabiot e sua mamma Veronique sono stati vittime di insulti, gravi e pesanti, da parte della tifoseria del Paris Saint-Germain domenica sera durante il match tra i parigini e l'Olympique Marsiglia, squadra in cui attualmente milita l'ex Juventus? Rabiot viene spesso associato al PSG, ma la sua formazione calcistica è avvenuta in diversi club prima di approdare a Parigi nel 2010, a 15 anni. Due anni dopo, Carlo Ancelotti gli diede fiducia, facendolo debuttare in Champions League contro la Dinamo Zagabria. Dopo un periodo in prestito al Tolosa nel 2013, Rabiot divenne una pedina importante del PSG sotto Laurent Blanc. Tuttavia, già nel 2014 emersero tensioni contrattuali: il club lo mise fuori rosa per la sua volontà di non rinnovare e trasferirsi a parametro zero. Dopo mesi di trattative, firmò fino al 2019 e divenne un perno della squadra, spingendo il club a cedere Blaise Matuidi alla Juventus nel 2017.
Nonostante il ruolo di primo piano, Rabiot espresse il desiderio di giocare più avanzato e non come mediano. Le tensioni aumentarono nel 2018 quando rifiutò il ruolo di riserva per i Mondiali in Russia. Nel dicembre dello stesso anno annunciò la sua decisione di non rinnovare, scatenando la reazione del PSG, che lo mise fuori squadra. Nel marzo 2019, venne anche sospeso per aver apprezzato un post di Patrice Evra dopo l’eliminazione del PSG in Champions.
Dopo mesi senza giocare, lasciò Parigi a parametro zero per firmare con la Juventus nel luglio 2019. In Italia ha rilanciato la sua carriera, diventando un giocatore chiave per la Vecchia Signora. Nel settembre 2023 ha accettato la sfida dell’OM, tornando in Ligue 1 in un clima ostile con il PSG, club con cui ha vissuto una lunga e tormentata storia.
