Il Cavallo dell'Arsenal? Rice racconta: "Non mi dispiace, mi ha dato il soprannome Zinchenko"

Declan Rice, anche soprannominato "Il Cavallo". È così che lo chiamano i suoi compagni dell'Arsenal, come ha raccontato nell'intervista a Sky Sports UK: "È positivo! Zinchenko è stato il primo a chiamarmi così e poi Jorginho ha seguito l'esempio e ora tutti mi chiamano così. Penso che sia perché pensano che posso correre tutto il giorno, che sono atletico, la mia capacità di riprendere fiato, la mia sostenibilità e disponibilità per la squadra. Anche due giorni dopo l'ultima partita, corro in allenamento e loro pensano che sono un pazzo. Non mi dispiace il soprannome, ma devo continuare così".

Dopo un breve periodo in cui ha fatto dentro e fuori dalla formazione titolare scelta da coach Arteta, tuttavia, il centrocampista inglese è salito di livello: il primo gol in Champions contro la Dinamo Zagabria e il premio di man of the match nel 5-1 schiacciante sul City dove ha fornito tre assist dovrebbero bastare come esempi: "Sapevo che dovevo alzare il mio livello. Negli ultimi mesi - ha raccontato l'ex West Ham - ho guardato tanti video, mi sono seduto con i match analyst per vedere dove potevo migliorare. C'è stato un miglioramento graduale, davvero positivo, quindi devo continuare così fino alla fine della stagione".

Eppure Rice, eccetto l'infortunio al piede patito a novembre che gli ha fatto saltare l'Inter in Champions, è quasi sempre stato a disposizione dei Gunners: "È solo una questione del modo in cui gioco, del modo in cui mi alleno e di come mi dedico al gioco. Ho 26 anni e ho già giocato centinaia di partite, ma voglio continuare a spingere per avere ancora più opportunità, per giocare più partite, per essere sempre disponibile. Non voglio stare in panchina, non voglio perdere partite. Voglio esserci ogni volta che c'è un'opportunità. Se riesco a mantenere questo ritmo per le prossime partite e oltre, sarò molto felice".

Nel finale della chiacchierata con l'emittente satellitare poi Rice si è soffermato sulla corsa in Premier League, o meglio la rincorsa sul Liverpool capolista. Ma l'Arsenal è tra le principali favorite per la vittoria in Champions League: "C'è ancora una lunga strada da fare. Il mister (Arteta, ndr) ha detto in una conferenza stampa qualche settimana fa che, qualunque cosa succeda, l'unica cosa di cui dobbiamo preoccuparci siamo noi stessi. Ma alla fine della stagione, saremo lì. Possiamo solo continuare a credere in ciò in cui crediamo, lavorare su ciò su cui stiamo lavorando e avere piena fiducia nel mister, nei giocatori e in tutti coloro che ci stanno intorno, perché possiamo ottenere cose grandi. Dipende da noi portarlo fino in fondo. Grandi cose stanno arrivando. Dobbiamo restare positivi e continuare a lottare", la chiosa.