Barcellona, com'è cambiata la vita di Cubarsì a 17 anni: "Ma io sono sempre lo stesso"
Nel giro di due mesi la vita di Pau Cubarsì è stata letteralmente stravolta. Prima l'esordio in Copa del Rey, poi pian piano ha cominciato a ritagliarsi più spazio nella prima squadra del Barcellona, fino a diventare titolare nel ritorno degli ottavi di Champions League contro il Napoli, vincendo tra l'altro il titolo di MVP della partita. Se a questo ci aggiungiamo anche la prima convocazione in nazionale maggiore, arrivata oggi per volere del c.t. della Spagna De la Fuente, allora il menu è completo.
"Sono tranquillo, cerco di continuare ad essere me stesso, con la mia routine, come ho sempre fatto. Ma devo dire che sono molto felice per come stanno andando le cose", ha raccontato il centrale classe 2007, appena 17 anni sulla carta d'identità, ai taccuini del quotidiano catalano Sport.
Messosi in mostra, per l'appunto, in Champions League mettendo le ganasce a Osimhen contro il Napoli, il prodotto de La Masia si proietta anche ai quarti e quindi all'Atletico Madrid: "Ci sono solo grandi squadre in questa competizione, sarebbero state tutte complicate perché tutte le partecipanti possono vincere il trofeo. Noi resteremo noi stessi, daremo il massimo e proveremo arrivare fino in fondo".