Cagliari, Nicola: "Torino squadra preparata. Dobbiamo essere concentrati"
E' un buon momento per il Cagliari: dall'inizio del 2025 la squadra rossoblù ha incamerato 7 punti in tre gare e contro il Torino la parola d'ordine sarà continuità. Nicola torna laddove ha sia giocato che allenato, ma, come di suo buon costume, non si farà di certo prendere dal sentimentalismo. I rossoblù sanno di avere a disposizione un'ottima opportunità per fare punti contro una squadra che in casa fa molta fatica. Segui con noi la diretta testuale della conferenza a partire dalle ore 12.30.
ORE 12:31 - INIZIA LA CONFERENZA STAMPA
Luvumbo è disponibile? Che partita si aspetta domani?
Luvumbo è ancora indisponibile, vediamo quanto ci vorrà ancora, spero di vederlo a pieno regime in un paio di settimane. Incontriamo una squadra preparata, con giocatori interessanti. Noi dovremo avere questo cuore rossoblù in maniera importante. Dobbiamo essere compatti, coraggiosi e con la forza di rimanere uniti, avere resilienza e capacità di adattarci e essere tremendamente efficaci negli episodi che possono essere importanti.
Potrebbero esserci variazioni? La contestazione dei tifosi del Torino può condizionare la partita?
Non lo so, il tifo a Torino si fa sentire. Noi dobbiamo essere concentrati ed esprimere noi stessi. Sono sicuro che sia chi parte titolare che chi subentra farà la sua parte.
L'ambiente può essersi montato la testa dopo una vittoria così pesante?
Io continuo a guardare la nostra posizione e tutta la strada che dobbiamo ancora fare. Fare 4 gol gratifica, ma questo non può bastare. Dovremo fare altrettanti punti, pensare partita dopo partita e continuare a non vivere di picchi, ma avere un equilibrio su ciò che dobbiamo pensare e fare.
Quanto è diverso questo Torino da quello dell'andata? Con il Lecce i cambi hanno dato una scossa. I tifosi hanno bisogno di notizie. Qualche anticipazione?
Sicuramente gioca Caprile in porta, il resto devo pensarci. Credo che i tifosi apprezzino che io non mi sbilanci. I tifosi sono importanti, spero che ci seguiranno in tanti, so che ci sono sacrifici da fare ed è per questo che cerchiamo di accorciare le distanze. Il Torino nelle ultime gare ha modificato leggermente il modo di difendersi, cambia spesso sistema di gioco durante la partita, credo abbiano fatto uno step da questo punto di vista. Il Torino è una squadra competitiva. I cambi? Nel primo tempo a me la squadra è piaciuta, non mi è piaciuta un po' di lentezza nel gestire alcuni palloni. Con i cambi abbiamo creato il nostro profilo di gioco, ma meritavamo di andare in vantaggio già nel primo tempo, per questo abbiamo optato per caratteristiche diverse.
Quanto Torino è una chance per avere continuità di prestazioni e risultati? Anche l'anno scorso la prima dopo la morte di Riva fu contro il Torino.
Avere continuità di risultati è quello che cercano tutte le squadre. Non è facile per chi lotta per la salvezza perché si deve confrontare con squadre attrezzate e qualitative. E' importante sapere che puoi essere competitivo anche con squadre più forti. Bisogna cercare di fare punti con più continuità. Io rimango sempre con i piedi saldi per terra e con la testa tra le nuvole. Siamo ambiziosi.
L'emozione e le sensazioni di confrontarsi con gli eroi dello scudetto, come Copparoni, Tomasini?
Sono estremamente divertenti, sono maestri che ti danno ottimi consigli anche fuori dal campo. Abbiamo ricordato alcuni maestri che anche loro conoscevano e mi hanno dato consigli che mi metto nel taschino perché possono sempre servire.
Quanto è importante che tutti segnino?
Più gente segna, più si prende consapevolezza e più si hanno risorse, mi auguro che entrino anche altri giocatori in questa classifica. Per il mercato c'è il ds che sa quali sono le esigenze e un presidente che ha dimostrato di partecipare alla costruzione della squadra. Sono assolutamente convinto che la mia squadra abbia dei valori. Se arriva qualcuno deve sapere dove sta arrivando, la maglia non è un indumento, è una seconda pelle.
Una riflessione su Mina?
Ho sentito l'etichetta che si cerca di dare ad alcune persone. Sono vaccinato per riconoscere le critiche manipolative da quelle costruttive. Non mi piace quando si etichetta Yerry come un provocatore. Io dai miei difensori voglio grandissima aggressività sportiva e leale e Mina non ha mai avuto una condotta violenta o scorretta, i rossi che ha provocato sono corretti, se lo facesse un mio giocatore mi aspetterei il cartellino. Mina è un grandissimo professionista che accetta il duello fisico e mentale e vedo avversari che cedono in provocazioni. Yerry è un giocatore assolutamente corretto e voglio che continui a essere così corretto e che dimostri questa lealtà come sta già facendo.
Gaetano si è sbloccato. Lo ha visto diverso questa settimana?
Gianluca è stato in una situazione non facile, molto indietro e pur avendo giocato con continuità gli mancava trovare le dinamiche che riflettono le sue caratteristiche. Forse si è andati un po' oltre con le aspettative, ha trovato quella scintilla e ora deve continuare a giocare con questa spensieratezza e con tranquillità.
ORE 12:52 - FINISCE LA CONFERENZA STAMPA