
Bari, è un Simic inedito: Dr. Jekyll in attacco, Mr. Hyde in difesa
In un momento non semplice per il Bari di Moreno Longo, si erge una luce fioca, che si chiama Lorenco Simic. Attanagliato da diversi problemi fisici, l'ex Spal ha però sempre risposto presente quando è stato chiamato in causa. Il sorpasso su Vicari non sarà probabilmente definitivo, ma nelle ultime il capitano si è accomodato in panca per lasciar spazio a un ragazzo che, domenica, si è palesato in una veste nuova.
La veste del bomber, quello che ai biancorossi manca terribilmente, nonostante nomi di pregevole fattura: la girata con cui ha timbrato il cartellino per il momentaneo 0-1 è degna del miglior centravanti, con un senso della posizione impeccabile ed il controbalzo che beffa Fiorillo. Poco prima, aveva sfiorato la rete con una capocciata centrale ma potente e ben respinta dall'ex portiere del Pescara. Senza dimenticare che pure Moldovan del Sassuolo ha dovuto sventare una minaccia sempre ad opera del croato. Tanto delizia nell'area di rigore avversaria, quanto croce nella propria. Sino al 51esimo, era stato pungolato da Finotto, ma senza mai perdere la concentrazione e riuscendo spesso a mettere una pezza. Poi però, in quel fatal minuto, Gabriele Guarino gli ha preso il tempo con fisicità imperiosa, segnando la rete del 2-1, poi definitivo. Da lì, segue un'ammonizione e il cambio.
L'ex Ascoli si è reso quindi protagonista dei due momenti topici del match, nel bene e nel male. Forse rappresentativo del periodo della squadra, in un accendi/spegni sin troppo isterico, rimane tra i più positivi di questo scorcio negativo, con la speranza che possa nuovamente rendersi tanto solido dietro, quanto pericolante avanti.







