Bari, quanti gladiatori. Vicari e non solo: tutti i senatori agli ordini di Longo
Se il Bari di Moreno Longo sta ponendo basi importanti già in questa stagione, lo si deve anche e soprattutto alla presenza dei cosiddetti "senatori": giocatori che conoscono come le loro tasche la realtà biancorossa e della cadetteria. Più volte il tecnico lombardo ha ribadito la loro importanza in qualità di mentori di coloro arrivati in estate e alle prime armi con la piazza pugliese. Vediamo quindi in queste righe quali nomi corrispondono a questo identikit.
FRANCESCO VICARI - In pole position, come ovvio, vi è il capitano. Fascia ereditata da Valerio Di Cesare, con cui ha disputato le precedenti due stagioni. 30 anni passati in qualsiasi categoria, inclusa la Serie A con la Spal. Il difensore romano è centrale sia in qualità del suo ruolo in campo, sia metaforicamente nello spogliatoio e nelle gerarchie.
RAFFAELE PUCINO - Un altro nome che conosce il calcio italiano a menadito è sicuramente il terzino campano, reinventato da braccetto nei tre davanti a Radunovic. Balistica, solidità, affidabilità: un nome che indubbiamente rappresenta un caposaldo della realtà biancorossa, sin dal 2021, anno in cui arrivò dell'Ascoli.
MATTIA MAITA - Dal gennaio del 2020, un ragazzo messinese si è gradualmente imposto a centrocampo, risultato perno indiscusso nell'anno della promozione in B, e non solo. In questa stagione, dopo un'estate passata sull'orlo dell'addio, si è rilanciato sugli standard notori e ha fornito prestazioni importanti.
AHMAD BENALI - Nelle sue esperienze tra Crotone e Pescara, senza dimenticare gli inizi nel vivaio del Manchester City, il libico si fa conoscere al mondo calcistico e approda all'ombra del San Nicola nel gennaio 2023. Un inizio difficile, ma nel proseguo delle annate, è diventato (quest'anno incluso) praticamente insostituibile.
RAFFAELE MAIELLO e NICOLA BELLOMO - Ambedue indietro nelle gerarchie di Moreno Longo, possono vantare molte presenze con il Bari. Per il primo, sono 73 presenze in Puglia, in cui ha dimostrato puntualità e precisione nelle giocate, tanto da meritarsi l'appellativo di "Professore"; il secondo, nato nel Borgo Antico, ritorna a casa due anni fa, e tutt'ora è certamente uomo di peso fuori dal campo nel trasmettere i valori di questa maglia.
Tutti questi giocatori, gladiatori di mille battaglie, adesso hanno un solo compito: al fischio d'inizio di ogni partita, scatenino l'inferno.