Il nodo in più: Bari, i subentranti incidono poco. Longo e il tema cambi: le riflessioni del mister

"Siamo una squadra che spende tanto e che cerca di avere dei ritmi sempre molto alti. Questi cali sono avvenuti quasi sempre quando eravamo in vantaggio e quando si è in vantaggio è normale che gli avversari possano cercare di fare la partita per pareggiare. Sono sicuro che se fossimo stati sotto avremmo visto il contrario". Lo ha detto Moreno Longo, ieri in conferenza, interrogato su un Bari che - per l'ennesima volta - si è fatto riacciuffare.

Non sono mancate puntualizzazioni su aspetti specifici. Interessante la valutazione sull'apporto dei cambi. "Noi sicuramente dobbiamo fare meglio, come subentranti. Però non mi sento di giudicare chi entra, perché non è mai semplice. Di conseguenza noi dobbiamo sostenere quelli che abbiamo a disposizione", le parole del mister.

Per il Bari e il suo percorso di crescita un nodo quindi in più: impattare con chi non parte dall'inizio. Il calcio moderno del resto, si sa, si compone di sedici calciatori in partita. Un'arma che il Bari dovrà tornare a sfruttare a dovere per evitare di dilapidare continuamente i propri gol di vantaggio. Dalla rosa, nel suo complesso, dovranno ora arrivare risposte efficaci.