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Chi sale e chi scende - Dorval (s)gasa, Mantovani stoico. Giornata no per gli attaccanti
Oggi alle 07:00In Primo Piano
di Piervito Perta
per Tuttobari.com

Chi sale e chi scende - Dorval (s)gasa, Mantovani stoico. Giornata no per gli attaccanti

È un risveglio amaro quello dei tifosi baresi. I ragazzi di Moreno Longo infilano un altro pareggio, frutto della antica e mai banale legge del gol: rete sbagliata, rete subita. Ripresi dal gol di Iemmello, i Galletti portano in dote meno di ciò che avrebbero meritato, dopo una prestazione ad onor di cronaca più convincente nel primo che nel secondo tempo, al di là delle chance create. Vediamo quindi chi sono i promossi e bocciati tra le file biancorosse.

CHI SALE - Si è visto un Dorval versione Speedy Gonzales al San Nicola. Come il topolino messicano, l'algerino sguscia con rapidità sulla sua fascia, spendendosi molto anche nella fase difensiva con più di qualche recupero. Un'ottima prestazione, che fa il paio alle precedenti, con la zampata del momentaneo vantaggio come ciliegina sulla torta. Bene anche Mantovani, con fasciatura vistosa di Chielliniana memoria. Sempre puntuale ed efficace negli interventi, ha offerto anche qualche spunto offensivo, come nella circostanza in cui l'hanno medicato. Anche Maita, grande ex dell'incontro, ha saputo crescere minuto dopo minuto, disputando la solita gara di precisione e interdizione.

CHI SCENDE - L'attacco tutto ha molto faticato contro il Catanzaro. Falletti è stato abbastanza evanescente, ma i suoi compagni di reparto hanno sulla coscienza qualche palla gol pesante come un macigno. Male Sibilli, sprecone in quell'occasione al 52esimo che poteva raddoppiare il punteggio; Lasagna ha invece avuto anche sfortuna in un paio di circostanze ma, ben imbeccato da Favasuli, si è fatto ipnotizzare da Pigliacelli a inizio match, oltre a non essere spesso riuscito a far salire la squadra a dovere. Un deciso passo indietro dopo il gol contro la Cremonese. A proposito di Favasuli, l'infortunio di Oliveri gli ha aperto la porta della titolarità, ma la sensazione è di un'occasione non del tutto sfruttata. Una prova iniziata bene, ma proseguita nel segno di una flebile pericolosità.