Atalanta stoppata dal Torino: furia Gasp contro il Var, granata in attesa dei rinforzi

Un altro pareggio per l'Atalanta in questa settimana, ma è ben diverso da quello di Barcellona. I nerazzurri non sono andati oltre l'1-1 in casa contro il Torino, nonostante c abbiano provato in tutte le maniere. Non era giornata per la Dea e lo si è visto chiaramente sull'episodio del rigore, con Retegui ipnotizzato da Milinkovic-Savic. Già, gli episodi: tema caldo nel post partita, con Gasperini raramente così imbestialito. Dall'altra parte, in casa Toro si esulta per un punto su uno dei campi più ostici della Serie A.

Gasperini non ci sta
Le parole del mister atalantino nel post gara non hanno bisogno di molte interpretazioni: "Difficilmente in campionato si vede un avversario che è riuscito a fare così poco, nonostante sia comunque un buon avversario. L'unico errore che abbiamo fatto è sul gol di testa loro. Poi superare la difesa del Torino non è facilissimo, ci è mancato qualcosa, ci sono anche degli episodi tipo il rigore non dato (fallo di mano di Coco, ndr) e il gol di Bellanova annullato, pesano perché sono decisioni del Var. Bisogna capire chi arbitra le partite di calcio, ha deciso lui in modo insindacabile".

Il Toro fa punti con le armi che possiede
"Abbiamo incontrato una squadra importante, abbiamo visto mercoledì cosa hanno fatto col Barcellona. Per poterla portare a casa bisognava avere coraggio. Il pizzico di fortuna lo stiamo cercando con la continuità e il lavoro. Ai punti l'Atalanta ha fatto un'ottima partita, ma noi abbiamo giocato bene. Nella prima parte di stagione sono successe tante cose, poi l'infortunio di Zapata ci ha destabilizzato un attimino, non abbiamo avuto la forza di reagire, ci siamo rimboccati le maniche, abbiamo trovato fluidità, soprattutto nella fase offensiva. Una squadra del nostro livello deve sapere vincere o pareggiare anche le partite in maniera sporca". Così parla Vanoli, nell'attesa che il suo Toro possa essere anche più bello da vedere. Magari con l'innesto di Elmas (già chiuso), quello di Casadei (a un passo) e quello del tanto desiderato sostituto di Zapata.