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Atalanta, dal sogno infranto alla rincorsa Champions: è il momento di rialzarsiTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
ieri alle 07:45Primo Piano
di Redazione TuttoAtalanta.com
per Tuttoatalanta.com

Atalanta, dal sogno infranto alla rincorsa Champions: è il momento di rialzarsi

Dopo l’eliminazione contro il Bruges, la Dea punta tutto sul campionato per tornare nell’Europa che conta. Lezione amara e nuove sfide all’orizzonte

La caduta in Champions League brucia ancora, ma l'Atalanta non può permettersi di rimanere a terra. Dopo il pesante ko nei playoff contro il Bruges e l’uscita prematura dalla Coppa Italia per mano del Bologna, la Dea si ritrova ora a dover trasformare la delusione in motivazione. Con l’Europa svanita, la priorità diventa chiara: riconquistare un posto nella prossima Champions League passando per il campionato. Non un semplice ripiego, ma un nuovo obiettivo fondamentale per dare senso alla stagione.

UN CAMPIONATO DA VINCERE (ANCHE SENZA TROFEI)
Chi vede il campionato come una consolazione si sbaglia di grosso. La Serie A resta il trampolino per il futuro europeo e l'Atalanta lo sa bene. La classifica parla chiaro: terzo posto, a -5 dal Napoli capolista e con cinque punti di vantaggio su Juventus e Lazio. In mezzo a tutto questo, un’occasione ghiotta: senza l’impegno settimanale delle coppe, la Dea potrà concentrare tutte le sue energie sul campionato, recuperando condizione fisica e mentale. Le prossime due gare contro Empoli e Venezia saranno cruciali per consolidare la posizione e sfruttare eventuali passi falsi delle rivali, soprattutto con lo scontro diretto tra Napoli e Inter all'orizzonte.

Ma il vero banco di prova arriverà tra marzo e aprile, quando l’Atalanta dovrà affrontare un ciclo di ferro contro Juventus, Inter, Fiorentina, Lazio, Bologna e Milan. Partite che non solo definiranno il destino europeo della Dea, ma anche la reale ambizione della squadra.

BRUGES, IL KO CHE BRUCIA E L’AMARA LEZIONE

L’eliminazione contro il Bruges è stata uno schiaffo inaspettato - descrive amaramente L'Eco di Bergamo -. Nonostante numeri che raccontano una supremazia tecnica ed estetica (65% di possesso palla, 30 tiri contro i 7 dei belgi), la Dea è uscita sconfitta a causa di errori propri e della cinica precisione avversaria. I belgi hanno saputo sfruttare al massimo le occasioni, realizzando 3 gol su 4 tiri nello specchio, mentre l’Atalanta, nonostante la pressione costante e un baricentro altissimo, ha pagato a caro prezzo la mancanza di concretezza sotto porta.

Un altro dato curioso? L’Atalanta di martedì è stata la più “anziana” mai schierata in Champions da Gasperini, con un’età media di 30 anni e 45 giorni. Un mix di esperienza che però non ha retto il confronto con la freschezza del Bruges (media 24 anni e 2 mesi), che ha imposto ritmo e intensità sin dal primo minuto.

IL FASCINO SPIETATO DELLA CHAMPIONS
Il doppio confronto contro il Bruges ha sottolineato la crudele bellezza della Champions League: una competizione dove le gerarchie possono essere azzerate in novanta minuti e gli episodi fanno la differenza. L’Atalanta ha pagato un conto salato a causa di infortuni pesanti (Lookman e Kossounou su tutti) e di una condizione fisica non brillante. Il ritorno al top di Lookman, limitato a un solo tempo su quattro disputati, avrebbe potuto cambiare le sorti della sfida. Ma la Champions è spietata e non concede seconde possibilità.

E proprio il contesto dei playoff ha ribadito come il momento conta più di ogni altra cosa: l’Atalanta è arrivata stanca e decimata, mentre il Bruges ha saputo cogliere l’attimo, giocando due partite perfette sul piano tattico e mentale.

UN’OCCASIONE PER RIPARTIRE
Nonostante la cocente eliminazione, l’Atalanta ha ora l’opportunità di sfruttare la stagione per costruire un nuovo assalto all’Europa che conta. Senza l’assillo delle coppe, Gasperini potrà lavorare con maggiore attenzione, recuperando gli infortunati e ritrovando la brillantezza offensiva che è mancata nelle ultime uscite.

Il campionato diventa la chiave per riscrivere la narrazione di una stagione iniziata con alte aspettative e che rischia di chiudersi senza trofei. Ma la vera vittoria, ora, sarebbe centrare nuovamente la qualificazione in Champions e gettare le basi per un futuro ancora più ambizioso.

Il ko contro il Bruges è stato uno stop doloroso, ma l’Atalanta ha ancora il destino nelle proprie mani. Ora tocca ai ragazzi di Gasperini dimostrare di saper reagire, trasformando la delusione europea in energia positiva per il campionato. Le prossime settimane saranno decisive per capire se la Dea è pronta a tornare nell’olimpo del calcio europeo o se questa stagione rimarrà solo un’occasione mancata.

Perché il bello del calcio è proprio questo: ogni sconfitta nasconde l’occasione perfetta per una rivincita. E l’Atalanta ha ancora tutto per scrivere un finale diverso.