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Venezia, Di Francesco: "Lazio due gradini sopra, serve convinzione. Duncan recuperato"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
ieri alle 12:47Serie A
di Daniele Najjar

Venezia, Di Francesco: "Lazio due gradini sopra, serve convinzione. Duncan recuperato"

Il Venezia si prepara ad ospitare la Lazio di Marco Baroni allo stadio Penzo: domani alle 15 la sfida ai biancocelesti per continuare a sperare in una salvezza che si sta facendo sempre più complicata come obiettivo.

Il tecnico arancioneroverde, Eusebio Di Francesco, parlerà a breve in conferenza stampa per presentare il match.

Segui qui su TuttoMercatoWeb la diretta testuale delle sue parole.

Ore 12.27 inizia la conferenza stampa

Quali indicazioni ha tratto dalla sfida con il Genoa? Ci sono recuperi fra gli infortunati?
"La settimana è stata un po' corta, non abbiamo fatto tantissimo lavoro di campo, abbiamo lavorato sulla testa, sulla capacità di rimanere in partita fino al 100° minuto, non fino al 90°. Ci è capitato di fare ottime partite, anche contro il Genoa, dove siamo calati nel finale alle prime difficoltà e avvisaglie. Come dico spesso, le partite sono sempre meno e noi dobbiamo lavorare su questo. Recuperiamo Haps, dopo tanto tempo poi torna Duncan".

La Lazio?
"E' una squadra in grande condizione e forma, Baroni sta facendo un ottimo lavoro, ha giocatori che rispecchiano il suo voler intensità e qualità".

I risultati non arrivano, si sente sotto esame?
"Da quando ho cominciato mi sento sempre sotto esame, in questo lavoro. I periodi possono essere negativi o positivi, ma ci dobbiamo credere che ci possano essere periodi più positivi. Ci serve il risultato. Ci sono stati tanti cambiamenti che non dipendono solo da me, posso solo metterci tutto me stesso. Se parlo del mercato? No, intendevo sulla mia posizione".


C'è qualcuno che non ci crede?
"Non è questo, ci sono dinamiche che ti portano ad abbassare la guardia, alcuni arrivano da altri campionati o serie minori, ma bisogna essere veloci nel calarsi. Ed io li devo aiutare. Non dormo per questo".

Novità tattica con il doppio trequartista e Zerbin più avanzato. Si può rivedere?
"Questo tipo di atteggiamento è successo anche con altri giocatori. Ha dato buoni risultati, anche se non rispetto al risultato finale. Possiamo trovare altre soluzioni, ma servono i risultati. Dobbiamo capire che certe partite se proprio non si riescono a vincere, piuttosto bisogna anche difendere il pareggio che può essere importante, alzando il livello dell'attenzione, sia da chi inizia che da chi subentra. Con i 5 cambi, non accetto l'alibi di essere stanchi, infatti non mi avete mai sentito parlare di questo".

Per la media salvezza, sembra più bassa. Può essere un vantaggio?
"Se si abbassa sì, ma come è capitato altri anni, l'anno scorso è stata di 36, Dobbiamo aspettare altre 4-5 partite per avere un quadro chiaro".
Come si affronta la Lazio?
"Loro sono determinati, cattivi, fanno partita ed hanno fisicità. Dobbiamo mettere in campo le loro armi e qualcosa in più. Perché se guardiamo il discorso tecnico e qualitativo in generale, siamo un paio di gradini sotto, ma questi due gradini li dobbiamo colmare con la determinazione e la grinta che non può e non deve mancare".

La sua opinione sul Var a chiamata?
"Non mi fa impazzire. Mi piacerebbe che fossero più chiare certe cose o che l'interpretazione non debba variare da una partita all'altra. Mi incazzo sui falli dove un difensore ti tiene, tu cerchi di divincolarti, lo tocchi e sembri che lui muoia per terra. Condivido quanto detto da Gasperini sui rigorini, ci sono troppi tempi morti nel calcio di oggi".

Sulla fase offensiva: quanto può lavorare su questo aspetto?
"Mettendoli nelle condizioni di fare al meglio e stimolandoli con esercitazioni per essere incisivi. Ma poi la partita è un momento che va vissuto con una convinzione unica, noi dobbiamo essere più convinti. Ma non dirò più che dobbiamo migliorare, perché dobbiamo fare gol, punto, non migliorare".

Ore 12.47 finisce la conferenza stampa