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Atalanta, il riscatto parte da Empoli: Percassi guida la rinascita
ieri alle 07:00Primo Piano
di Redazione TuttoAtalanta.com
per Tuttoatalanta.com

Atalanta, il riscatto parte da Empoli: Percassi guida la rinascita

Dopo l’eliminazione dalla Champions e il caso Lookman, il presidente Antonio Percassi riunisce squadra e staff per tracciare la rotta. Ora testa al campionato e all’obiettivo Champions.

L’Atalanta volta pagina. Dopo giorni turbolenti segnati dall’eliminazione dalla Champions League per mano del Bruges e dal caso Lookman-Gasperini, a Zingonia è arrivato il momento di ricompattarsi. I nerazzurri devono mettere alle spalle le delusioni e concentrarsi sul finale di stagione. Per questo, ieri il presidente Antonio Percassi ha preso in mano la situazione, intervenendo direttamente per motivare la squadra e indicare la via da seguire.

IL DISCORSO DI PERCASSI: UNITI PER IL FINALE DI STAGIONE
Come da programma, Antonio Percassi si è recato a Zingonia per incontrare squadra, staff e dirigenti. Nessun colloquio privato con Gasperini o Lookman, ma un messaggio chiaro rivolto a tutti: «Ora testa al campionato». Durante il pranzo con il figlio Luca e i dirigenti presenti, il presidente ha ribadito l’orgoglio per quanto fatto fino ad ora e ha invitato il gruppo a focalizzarsi solo sull’obiettivo più importante: conquistare un posto tra le prime quattro in Serie A.

La visita di Percassi non è stata casuale - spiega L'Eco di Bergamo -. Già in passato, il presidente aveva scelto di intervenire in momenti delicati per riportare serenità e coesione all’interno dello spogliatoio. Stavolta il messaggio è semplice ma potente: l’Atalanta deve lasciarsi alle spalle le polemiche e ripartire, puntando al traguardo Champions.

IL CASO LOOKMAN-GASPERINI: TENSIONI DA SUPERARE
La settimana è stata scossa non solo dall’eliminazione in Champions, ma anche dal duro botta e risposta tra Gian Piero Gasperini e Ademola Lookman. Dopo la sconfitta contro il Bruges, il tecnico nerazzurro non aveva usato mezzi termini: «Lookman non doveva calciare il rigore, è uno dei peggiori rigoristi che abbia mai visto. I rigoristi designati erano De Ketelaere e Retegui. È stato un gesto che non ho apprezzato».

La replica dell’attaccante nigeriano non si è fatta attendere. Lookman ha affidato ai social il suo sfogo: «Essere chiamato in causa in questo modo è stato profondamente irrispettoso. Ho sempre dato tutto per questa squadra. Durante la partita, il rigorista designato mi ha detto di tirare il penalty e l’ho fatto per aiutare la squadra».

Un caso mediatico che ha inevitabilmente acceso i riflettori su Zingonia, ma che ora necessita di essere archiviato per il bene collettivo.

I TIFOSI CON LOOKMAN: IL CUORE DI BERGAMO
Nonostante le polemiche, Ademola Lookman ha potuto contare sul calore e l’affetto dei tifosi atalantini. Ieri, fuori dal centro sportivo di Zingonia, è apparso uno striscione eloquente: «Thanks Mola, Non avere paura di tirare un calcio di rigore», un chiaro riferimento al brano di Francesco De Gregori. Un messaggio di sostegno per un giocatore che, nonostante l’errore dagli undici metri, resta uno degli idoli della tifoseria bergamasca.

L’EMPOLI NEL MIRINO: TESTA AL CAMPO
Ora è tempo di tornare al calcio giocato. L’Atalanta riparte domenica da Empoli, alle 18 al Castellani. Una sfida fondamentale per mettere da parte le scorie degli ultimi giorni e rilanciare la corsa Champions. Senza più coppe, la Dea avrà tre mesi di campionato per centrare l’obiettivo più importante: tornare nell’Europa che conta.

Il cammino non sarà semplice, ma l’Atalanta ha dimostrato più volte di sapersi rialzare dopo momenti difficili. La squadra di Gasperini dovrà sfruttare al massimo queste tredici partite rimaste, senza più margine di errore.

RINASCERE DALLE CENERI
La settimana più difficile della stagione potrebbe rivelarsi l’inizio di una nuova rinascita per l’Atalanta. Il discorso di Percassi ha riacceso l’entusiasmo e ristabilito le priorità: niente distrazioni, niente polemiche. Solo il campo. Domenica a Empoli sarà il primo banco di prova per testare la reazione dei nerazzurri. Perché se è vero che le cadute fanno parte del gioco, è altrettanto vero che le grandi squadre si riconoscono da come riescono a rialzarsi. E l’Atalanta, ancora una volta, vuole dimostrare di essere grande.