17 ottobre 1907, nasce l'Atalanta. La fusione con la Bergamasca arriverà solo nel 1920

Nell'autunno del 1907 cinque liceali si trovano al Ristorante Correggi, a Bergamo, per fondare una nuova società. Si chiama Atalanta, è il 17 ottobre del 1907, 116 anni fa. Prima di quel giorno esisteva la Giovane Orobia, polisportiva che svolgeva le proprie attività nella palestra del Liceo Classico Sarpi, in Città Alta. E proprio per questo per tutti i giovani che si avvicinavano allo sport dovevano prendere la funicolare - inaugurata nel 1880 - e salire, un viaggio abbastanza impegnativo per chi era abituato a studiare (o lavorare) tutti i giorni. I padroni fondatori sono cinque, liceali: Eugenio Urio, Giulio e Ferruccio Amati, Alessandro Forlini e Giovanni Roberti. L'idea è quella di dare anche alla parte bassa di Bergamo la possibilità di allenarsi e dilettarsi negli sport.

La scelta è tratta dalla mitologia greca, con una ninfa che è particolarmente veloce e difficile da agguantare. Sembra perfetta per una neonata società di ginnastica - visto che il calcio non è ancora così sviluppato - anche se in quegli anni anche atletica, alpinismo, pugilato e nuoto vanno per la maggiore. La mitologia di Atalanta vuole che sia figlia di Iaso, appartenente alla stirpe degli arcadi, e Climene, principessa di Orcomeno, anche se altre fonti la considerano figlia di Menelao. Iaso però avrebbe voluto un primogenito, abbandonandola sul monte Pelio: Artemide decise di mandarle un'orsa per allevarla e salvarla da destino oramai segnato.

Alla fine Atalanta era impossibile da acciuffare. Per tutti, tranne per Ippomene, che grazie alle mele del Giardino delle Esperidi riuscì a fermarla e quindi batterla in uno sprint. Fin qui la Mitologia. Nel 1908 si affilia alla FIF-FIGC, giocando il primo campionato di Promozione Lombarda solamente qualche anno più tardi, nel 1914, campionato poi sospeso per la guerra. Nel 1919 vince lo spareggio contro la "Bergamasca", fondandosi un anno dopo e dando vita all'Atalanta Bergamasca Calcio.