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Questo Venezia che rende orgogliosi i tifosi: tre insperati pareggi valgono una vittoria?TUTTO mercato WEB
Oggi alle 08:30Serie A
di Daniele Najjar

Questo Venezia che rende orgogliosi i tifosi: tre insperati pareggi valgono una vittoria?

Al fischio finale di Genoa-Venezia 2-0 il pensiero che ha percorso la testa di tanti tifosi del Venezia è stato lo stesso: ora forse è proprio finita. Di tempo per rimediare ai propri errori ce n'era ancora, ma il calendario suggeriva di lasciar perdere l'ottimismo. Lazio, poi le dure trasferte contro Atalanta e Como, infine il Napoli. Quattro partite delle quali in almeno tre si dava quasi per scontato che la squadra di Di Francesco potesse tenere testa all'avversario solo fino ad un certo punto.

Si aspetta da tempo la vittoria di questa squadra per poter dire di aver svoltato, ma la domanda è: in mancanza di essa, tre pareggi insperati possono contare quanto i tre punti che sarebbero derivati da un successo? Probabilmente non del tutto, dato che il sapore di aver portato a casa un successo è completamente differente, ma non è un caso che mai come ieri il cuore caldo della tifoseria arancioneroverde fosse passionale dal primo all'ultimo minuto per poi cantare dopo il fischio finale: "Alla salvezza noi ci crediamo". Come a ribadire che tutto l'impegno profuso da Idzes e compagni in campo fosse stato notato e apprezzato. E che no, non è ancora detta l'ultima parola.


L'ultima speranza
Superati degli scogli durissimi senza affondare, arriva ora il Bologna in casa, poi Lecce fuori, Monza in casa ed Empoli in trasferta. Quattro partite dove davvero il Venezia dovrà puntare a raccogliere delle vittorie, in un modo o nell'altro, soprattutto negli scontri diretti che rappresentano l'ultima speranza. "I tifosi li ho visti sempre vivi e dalla nostra parte e li ringrazio" - ha detto Di Francesco al termine del match - ". Lo slogan per noi non deve contare, perché lo dobbiamo portare in campo. Vedendo come abbiamo giocato, possiamo dire anche noi che ci crediamo. Tutto questo crederci lo dobbiamo portare in allenamento ogni giorno e poi in partita, lavorando step by step. Dico spesso ai ragazzi che si devono ripulire delle cose che non vanno, come del gol sbagliato o altro e devono crederci".