
Venezia-Napoli 0-0: TOP&FLOP degli arancioneroverdi
Nella ventinovesima giornata di Serie A, il Venezia impatta al Pier Luigi Penzo contro il Napoli seconda della classe. Gli arancioneroverdi, al quarto pareggio consecutivo, arrivano al risultato di prestigio offrendo una prova molto positiva, tentando il colpaccio sino alla fine.
Dall’altra parte, la squadra di Conte, non evidenziandosi per una performance di grande qualità, può recriminare qualcosa per le occasioni del primo tempo, in particolare l’occasione di Raspadori dopo pochissimi minuti di gioco, stampatasi sul palo interno. Nelle altre occasioni, a dire di no è stata un’altra prova superlativa di Radu.
TOP
3) KIKE PEREZ
Come spesso gli accade dal suo arrivo in laguna, anche contro il Napoli il giocatore appare il giocatore degli arancioneroverdi con maggiori spunti e personalità, sia in costruzione che in finalizzazione. Da un suo delizioso controllo al volo in corsa su traversone da centrocampo, ha sui suoi piedi l’occasione migliore per portare avanti gli uomini di mister Di Francesco, ma il suo tiro è però chiuso dalla provvidenziale uscita di Meret. Unico neo, il guizzo vincente sotto porta che, purtroppo, al Venezia ancora manca.
2) NICOLUSSI CAVIGLIA
Uomo ovunque. Il primo a chiudere in difesa, l’ultimo ad arrendersi. La personale performance contro il Napoli è forse la più completa di un giocatore in grande ascesa, protagonista già di una stagione individuale molto incoraggiante.
1) RADU
Le sue parate sui colpi di testa di McTominay (due volte) e Lukaku nel primo tempo bastano a valergli la palma di migliore in campo, a cui va aggiunta l’opposizione su Raspadori. Padrone assoluto dell’area piccola, parata dopo parata sembra acquistare sempre più consapevolezza. Contro il Napoli è una saracinesca; un secondo muro invalicabile aggiuntivo a quello già piuttosto solido formato dal trio difensivo davanti a lui. Gli va dato un ulteriore merito, quello complicatissimo di riuscire a non far provare nostalgia per l’assenza di Stankovic.
FLOP
3) ORISTANIO
Arma in corsa di mister Di Francesco che però spara a salve. Un modo di dire neppure troppo preciso, considerando che il fantasista degli arancioneroverdi non riesce neppure a incidere abbastanza per arrivarci o quasi alla conclusione proseguendo a scorrazzare per il campo nella parte della pallida controfigura al calciatore straripante dei primi mesi di campionato.
Contro il Napoli, si distingue per qualche ripiegamento e qualche tentativo più convinto di combinare con la squadra per togliersi l’etichetta di individualista. Sostanzialmente però non riesce a incidere e le sue potenziali opportunità rimangono tali. Si spera nel suo recupero, quello del “vecchio” Oristanio, che al Venezia servirebbe come il pane.
2) MARIC
Il duo inedito che forma con Fila pare trovarsi discretamente nei suoi trentacinque minuti che precedono la sostituzione per infortunio, seppur a evidenziarsi maggiormente è il compagno di reparto. In realtà, sin dal suo arrivo, l’attaccante croato non ha mai disdegnato per la capacità di unire la squadra, però, incidere in Serie A, è un’altra cosa.
1) FILA
Il centravanti ceco viene riproposto dal 1’ minuto, mostrando una connessione con la squadra crescente. Nel primo tempo gli si presentano due situazioni discrete per rendersi pericoloso e una clamorosa, quella a pochi minuti dalla fine del primo tempo, ma fallendo il tap-in sulla ribattuta di Meret su Kike Perez. Nonostante la libertà e il tempo di colpire in modo decisivo nello specchio della porta, il suo tiro non è ne forte ne angolato, al punto di permettere Rahmani di salvare sulla linea. Un occasione fallita da mani nei capelli, che sembra evidenziare la mancanza di un killer instict ancora tutto da costruire.







