Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomoempolifiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliparmaromatorinoudinesevenezia
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali euro 2024serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / venezia / Editoriale
Una grande Unione sbatte su Milan e Var
ieri alle 17:30Editoriale
di Manuel Listuzzi
per Tuttoveneziasport.it

Una grande Unione sbatte su Milan e Var

Una rete regalata, una annullata per un alluce in fuorigioco, diverse occasioni sprecate ed un rigore solare non concesso. In pratica, la classica partita dell’Unione in salsa 24-25. E cosa dire di diverso dal solito, se non che, ancora una volta, i ragazzi di Di Francesco hanno offerto una prova di enorme carattere, encomiabile volontà ed ottimo calcio, ma che non porta quei punti, o quel punto, che sarebbe stato oltremodo meritato. Ma se è questo il vero VeneziaMestre, se questo atteggiamento sarà riproposto anche nelle ultime quattro finalissime che ci aspettano, allora una piccola, flebile speranza c’è ancora, eccome. Gli arancioneroverdi hanno forse giocato il miglior primo tempo della stagione, nonostante il trauma del gol subito in avvio, quando tutto avrebbe fatto pensare ad una gara quasi impossibile da rimettere in piedi. Invece l’Unione non si è scomposta, ha continuato sul piano tattico impostato dal mister, riuscendo a crescere in intensità con il passare dei minuti. Un Milan in assetto semi balneare ha dato più volte l’impressione di subire la velocità in palleggio dei lagunari, che con un Condè sorprendente sembrano aver trovato quelle alternative di gioco in mezzo che finora erano mancate. Uno Yeboah finalmente in clima partita ha acceso la manovra dei padroni di casa anche in quegli ultimi venti metri, vero tallone d’achille di una squadra costruita bene per quel 75% che finora non basta. Anche perché, al suo fianco, Fila è ritornato a sembrare un giocatore troppo lontano da questi livelli di calcio. La difesa ha retto senza grossi affanni i tentativi di contropiede dei rossoneri, grazie in particolare alle gare di sacrificio di uno splendido Zerbin, e di un Haps lodevole. Bene anche i centrali, al netto del pesantissimo errore di Candè, con Idzes e Schingtienne usciti benissimo dalle sfide individuali.

Nella ripresa il VeneziaMestre ha tentato di continuare con lo stesso spirito, trovando anche diverse situazioni pericolose. La scommessa di Di Francesco è stata quella del tridente, con l’ingresso di Oristanio tra le linee, ma quando la fatica ha iniziato a bussare, si è fatta sempre più piccola la porta avversaria. Ma il calcio, lo sappiamo, è fatto di episodi, e questi ci girano sempre, costantemente, male. E se quella che sarebbe stata la rete più bella dell’anno ci viene tolta per pochi centimetri, non è ammissibile dover tornare a casa con zero punti per l’ennesima svista di un arbitro che non ha trovato il coraggio di fischiare un rigore solare.  E c’è poco da discutere di Var, di rigorini sui quali sorvolare, quando la verità è che a parti invertite si sarebbe indicato il dischetto senza vacillare. Qua si sta giocando con il futuro di questa squadra, ma sopratutto con la passione di un popolo che, in questa stagione, sta veramente dimostrando un amore infinito per questa maglia. Una città colorata di arancioverde fin dalla prima mattina, un fiume di unionisti che hanno voglia di lottare fino all’ultimo, senza mollare nemmeno per un secondo questa voglia di sognare che è, da sempre, impressa nel nostro dna. Per cui ragazzi, oggi c’avete insegnato che siete una squadra, con tanti difetti, molti limiti, ma che quando gioca con questa rabbia può conquistare qualsiasi cosa. Non arrendetevi, non adesso. Andiamo a Torino e mettiamo finalmente la testa fuori da questi ultimi, maledettissimi, tre posti in classifica. Avanti unione!!