
Ex Venezia, Pohjanpalo: "Con Gytkjaer buona intesa fin da subito, ora a Palermo rivoglio la A"
Joel Pohjanpalo, attaccante passato dal Venezia al Palermo nel calciomercato invernale, ha parlato ai microfoni della Gazzetta. Queste alcune delle sue dichiarazioni: "Non è facile arrivare a stagione in corso le aspettative erano alte, ho cercato di fare del mio meglio. Spero di continuare così".
Quanto hanno inciso nella scelta gli applausi del Barbera dopo la bella vittoria del Venezia la scorsa stagione?
"Ci ho pensato. Ottenere una standing ovation da avversario è l’emozione più bella per chi fa qualsiasi sport. E’ qualcosa di sano che va al di là della rivalità e Palermo me l’ha trasmesso".
Ha lasciato la Serie A per ritornarci, l’ottavo posto autorizza a ben sperare?
"Più in alto arriviamo meglio è. Però i playoff sono un altro torneo e si giocano con la testa. A Venezia, anche se avvantaggiati dal terzo posto, potevamo essere condizionati dall’aver fallito la promozione diretta, invece non ce n’è stato per nessuno. Tutto è possibile, terzi o ottavi sarà la mentalità a fare differenza".
La Cremonese l’ha battuta in finale playoff, ricorda?
"All’andata ero infortunato, al ritorno ho fatto un assist. Venerdì ritroverò un altro amico come Johnsen, sarà una bella sfida".
Dopo tanto Nord come si sta nel profondo Sud?
"Mia moglie è felicissima. Vivere in quest’isola è da sogno e se la famiglia sta bene tutto si riflette sul tuo lavoro".
Ha preferito vivere in centro.
"Mi è sempre piaciuto stare in città, vicino alla gente. Mi piace questo legame, qualcosa che si è perso nel calcio. Se le cose vanno male non mi nascondo".
La vedremo bere un birra a bordo campo al Barbera?
"A Venezia era facile, il bar è a due passi dal campo, qui lo faccio nello spogliatoio quando vinciamo. Se andiamo in A sarà bello bersi un birra in campo e godersi il panorama".
Con Brunori l’intesa è sbocciata subito, col Mantova il capitano le ha ceduto il rigore.
"Ho fatto lo stesso con Gytkjaer a Venezia, credo sia importante per favorire l’inserimento di un attaccante. Ringrazio Matteo".
Palermo potrebbe essere il gran finale della sua carriera.
"Avrò 34 anni quando scadrà il contratto, mi immagino in Serie A, il club ci vuole arrivare il prima possibile e la chiarezza con cui me l’ha detto mi ha conquistato, in genere in Italia si tende a nascondere gli obiettivi".







