
Udinese, Inler: "Il periodo storto ci fa arrabbiare. Torniamo a far punti già da lunedì"
Gokhan Inler, direttore tecnico dell'Udinese, ha parlato del momento della squadra friulana in maglia bianconera a TV12: "È un periodo storto, che ci fa arrabbiare, è normale. Cinque sconfitte consecutive sono dure da digerire. Siamo tutti un po' delusi da questa situazione ma non voglio cercare alibi perchè dobbiamo lavorare e costruire occasioni da gol come nell'ultima gara, però segnando. Dobbiamo fare gol per riportare punti a casa già a cominciare da lunedì, lavorando insieme a testa bassa. Perchè questo gruppo è unito, lo abbiamo creato noi e vogliamo tornare a valorizzarlo"
Ma il problema è di gambe o nella testa? Per Inler la risposta è abbastanza chiara: "È più una questione mentale per me perché quando hai tante occasioni da gol ma non riesci a concretizzare è difficile uscire da questa situazione negativa. L'importante è non mollare e restare uniti, perché la coesione ti da forza e il calcio ti da sempre un'altra opportunità. Io personalmente voglio vincere ogni partita e così vuole la squadra. Però ci sono ancora cinque gare da disputare e non dobbiamo pensare a cosa potrebbe succedere più in la. I ragazzi sanno questa cosa e sanno che non possiamo lasciare finire così questa stagione".
Sul rinvio della gara con il Torino: "Il rinvio è stata una decisione della Lega e l'abbiamo recepita però è stato un peccato dover rinunciare alla spinta degli oltre 300 tifosi che erano arrivati lunedì. Ringraziamo anche chi è tornato mercoledì e come detto vogliamo vincere anche per loro".
Inler si esprime in conclusione su Alexis Sanchez: "Lui è sempre carico, trascinante, soprattutto nell'ultima settimana. Il suo rientro era previsto per dopo Torino ma ci ha detto che era pronto e ha dimostrato grande attaccamento al gruppo rendendosi disponibile. Poi il mister decide chi schierare, ma posso dire che il Nino lavora tanto nonostante le difficoltà avute. Futuro? Le prospettive future per me sono le ultime cinque partite di campionato. Poi non serve parlare di Sanchez: è un campione e non si discute. Sono contento ed orgoglioso che sia tornato insieme a me e dobbiamo finire bene questo campionato".
Ma il problema è di gambe o nella testa? Per Inler la risposta è abbastanza chiara: "È più una questione mentale per me perché quando hai tante occasioni da gol ma non riesci a concretizzare è difficile uscire da questa situazione negativa. L'importante è non mollare e restare uniti, perché la coesione ti da forza e il calcio ti da sempre un'altra opportunità. Io personalmente voglio vincere ogni partita e così vuole la squadra. Però ci sono ancora cinque gare da disputare e non dobbiamo pensare a cosa potrebbe succedere più in la. I ragazzi sanno questa cosa e sanno che non possiamo lasciare finire così questa stagione".
Sul rinvio della gara con il Torino: "Il rinvio è stata una decisione della Lega e l'abbiamo recepita però è stato un peccato dover rinunciare alla spinta degli oltre 300 tifosi che erano arrivati lunedì. Ringraziamo anche chi è tornato mercoledì e come detto vogliamo vincere anche per loro".
Inler si esprime in conclusione su Alexis Sanchez: "Lui è sempre carico, trascinante, soprattutto nell'ultima settimana. Il suo rientro era previsto per dopo Torino ma ci ha detto che era pronto e ha dimostrato grande attaccamento al gruppo rendendosi disponibile. Poi il mister decide chi schierare, ma posso dire che il Nino lavora tanto nonostante le difficoltà avute. Futuro? Le prospettive future per me sono le ultime cinque partite di campionato. Poi non serve parlare di Sanchez: è un campione e non si discute. Sono contento ed orgoglioso che sia tornato insieme a me e dobbiamo finire bene questo campionato".
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