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Udinese, Runjaic deluso: "Non abbiamo giocato con la giusta intensità"
Un Como arrembante travolge l'Udinese per 4-1 al Sinigaglia, infliggendo una pesante sconfitta ai friulani. Al termine del match, il tecnico bianconero Kosta Runjaic, visibilmente deluso, ha analizzato la prestazione della sua squadra ai microfoni di Dazn.
L'espulsione di Solet ha sicuramente influito sul risultato finale, ma l'Udinese è apparsa in difficoltà fin dalle prime battute. Quali sono le ragioni di questa prestazione opaca?
"Abbiamo iniziato male, senza la giusta intensità e senza la necessaria tensione. Abbiamo concesso gol facili, quasi invitando il Como a segnare. Non è questo il modo in cui l'Udinese dovrebbe affrontare le partite, soprattutto in un contesto come quello di stasera. L'espulsione di Solet è stata solo l'episodio finale di una gara gestita male fin dall'inizio".
Al momento del 2-0, ha pensato di cambiare modulo, magari passando al tridente offensivo?
"No, assolutamente. Ho effettuato delle sostituzioni all'intervallo, ma non ho mai pensato di stravolgere l'assetto tattico. In quel momento eravamo sotto di due gol e la priorità era quella di riorganizzare la squadra, non di snaturarne i principi di gioco. Non è il momento di parlare di moduli o di numero di attaccanti, ma di analizzare la prestazione complessiva del team, lo spirito di squadra e la capacità di reagire alle difficoltà".
L'Udinese si trova a metà classifica, a sette punti dalla zona retrocessione e a sette punti dalla zona Europa League. È una posizione comoda o c'è il rischio di guardare troppo indietro?
"Non so se sia una posizione comoda. Sappiamo che i tifosi vogliono sognare l'Europa, ma al momento dobbiamo essere realisti e concentrarci sulla salvezza. Dobbiamo rimanere attenti e non pensare troppo al futuro. Il prossimo match contro la Roma sarà fondamentale e il mio unico obiettivo è quello di vincerlo. So chi siamo, dove siamo e cosa ci serve per migliorare. Abbiamo ancora bisogno di lavorare molto, non siamo ancora una squadra stabile. Dobbiamo rimanere concentrati e lucidi, solo così potremo raggiungere i nostri obiettivi".
L'espulsione di Solet ha sicuramente influito sul risultato finale, ma l'Udinese è apparsa in difficoltà fin dalle prime battute. Quali sono le ragioni di questa prestazione opaca?
"Abbiamo iniziato male, senza la giusta intensità e senza la necessaria tensione. Abbiamo concesso gol facili, quasi invitando il Como a segnare. Non è questo il modo in cui l'Udinese dovrebbe affrontare le partite, soprattutto in un contesto come quello di stasera. L'espulsione di Solet è stata solo l'episodio finale di una gara gestita male fin dall'inizio".
Al momento del 2-0, ha pensato di cambiare modulo, magari passando al tridente offensivo?
"No, assolutamente. Ho effettuato delle sostituzioni all'intervallo, ma non ho mai pensato di stravolgere l'assetto tattico. In quel momento eravamo sotto di due gol e la priorità era quella di riorganizzare la squadra, non di snaturarne i principi di gioco. Non è il momento di parlare di moduli o di numero di attaccanti, ma di analizzare la prestazione complessiva del team, lo spirito di squadra e la capacità di reagire alle difficoltà".
L'Udinese si trova a metà classifica, a sette punti dalla zona retrocessione e a sette punti dalla zona Europa League. È una posizione comoda o c'è il rischio di guardare troppo indietro?
"Non so se sia una posizione comoda. Sappiamo che i tifosi vogliono sognare l'Europa, ma al momento dobbiamo essere realisti e concentrarci sulla salvezza. Dobbiamo rimanere attenti e non pensare troppo al futuro. Il prossimo match contro la Roma sarà fondamentale e il mio unico obiettivo è quello di vincerlo. So chi siamo, dove siamo e cosa ci serve per migliorare. Abbiamo ancora bisogno di lavorare molto, non siamo ancora una squadra stabile. Dobbiamo rimanere concentrati e lucidi, solo così potremo raggiungere i nostri obiettivi".
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