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Un altro pareggio per l'Udinese: lo 0-0 con l'Atalanta ha però tutt'altro saporeTUTTO mercato WEB
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Oggi alle 09:15Serie A
di Davide Marchiol

Un altro pareggio per l'Udinese: lo 0-0 con l'Atalanta ha però tutt'altro sapore

L’Udinese porta a casa il terzo pareggio consecutivo, con uno 0-0 contro l’Atalanta che però ha un sapore diverso rispetto ai risultati maturati contro Torino ed Hellas Verona. I friulani, infatti, riescono clamorosamente a dominare per buoni settanta minuti contro una delle squadre più forti del campionato. Stavolta ci si può appellare un po’ alla sfortuna, con un Carnesecchi formato super a salvare la Dea dalla capitolazione in due circostanze. I due legni di fila centrati da Alexis Sanchez, soprattutto il primo, potevano essere l’apoteosi di quella che è stata una delle migliori prestazioni dei friulani.

Nella prima partita in assoluto senza la possibilità di schierare un centravanti di peso vista la squalifica di Lucca e la ricaduta per Davis, Kosta Runjaic deve decidere tra due opzioni. La prima porta a Iker Bravo, investimento importante per il futuro e ragazzo che ha avuto anche meno spazio forse del previso. La seconda va invece nella direzione di Alexis Sanchez, potenzialmente il giocatore per valori tecnici più forte della squadra ma ancora indietro nella condizione fisica. Il tecnico opta per la seconda via e la scelta risulta essere vincente.


Sanchez e Thauvin, infatti, danno subito la sensazione di parlare la stessa lingua. Evidente l’assenza di un terzo elemento che completi l’attacco mettendoci centimetri, ma il duo regala giocate di ottima scuola, valorizzando l’ottima prestazione del resto della squadra. L’Udinese infatti si chiude benissimo, abbassa i ritmi quando serve provando comunque a sgasare quando c’è qualche spazio.

Carnesecchi e i legni, come detto, fermano però i friulani, con la Dea contenuta perfettamente fino quasi al rettilineo finale. Ha una chance giusto l’ex di turno Samardzic nell’ultima azione, ma poi c’è poco altro, sia per demeriti dell’Atalanta che però per grandi meriti di un’Udinese che con Solet e Sanchez sembra aver acquisito anche parecchia personalità. Alla seconda prova il difensore francese conferma di voler essere il leader della difesa, sgravando da certi compiti Bijol, che sembra decisamente più a suo agio lasciando diversi compiti di impostazione e di leadership al compagno di reparto. Ora il Como, dove vedremo se Runjaic tenterà già un tridente che da tempo è nell’aria, testato per un attimo fino a quando Davis è rimasto a disposizione, e che con due giocatori praticamente nuovi a disposizione può tornare in auge.