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Udinese, l'avvio di campionato è ottimo ma i margini di crescita restano importanti
L’Udinese lavora durante la sosta per continuare a consolidare i nuovi concetti portati da mister Kosta Runjaic. I movimenti estivi hanno completato un processo già cominciato nell’estate scorsa, andando a ultimare quella che è stata una vera rivoluzione. I friulani, al di là di qualche basso contro Inter e Roma, sembrano aver giovato per ora di quella che è stata definita una scelta di rottura. 13 punti in 7 partite e un bottino di vittorie che ha già quasi eguagliato quello della, tremenda, passata stagione.
I margini di crescita sono ancora notevoli però al di là dei punti conquistati. La difesa, per esempio, è ancora tutta da registrare. I 10 gol presi non sono moltissimi se paragonati ai numeri di tante altre squadre, ma è chiaro che la perdita di Nehuen Perez, unita agli acciacchi di Lautaro Giannetti e Kristensen, ha creato una miniemergenza che Runjaic sta risolvendo rispolverando Kabasele e iniziando a scoprire Isaak Tourè. In particolare, il francese sembra essere quell’elemento che un po’ mancava alle zebrette. Un braccetto dalla grande stazza fisica ma a cui piace sganciarsi, come mostrato con Inter e Lecce. Una caratteristica che lo rende molto interessante, ma che deve essere anche registrata per non lasciare spazi importanti alle sue spalle.
Sulle fasce si registra la crescita di uno Jordan Zemura che ha approfittato dell’acciacco di Kamara per ottenere minuti importante. Tanta spinta, buona tecnica e un passo in avanti per quanto riguarda le scelte negli ultimi metri. Continua a mancare un po’ l’attenzione nelle coperture difensive, aspetto su cui Runjaic potrà lavorare, ma a sinistra può nascere un dualismo di quelli che può giovare a tutta la squadra. A destra invece dobbiamo scoprire ancora Rui Modesto, ma l’ex AIK Stoccolma è arrivato anche da poco tempo.
Davanti, al di là delle certezze Thauvin e Lucca, si attende il rientro di Alexis Sanchez e Damin Pizarro. Nel mentre Runjaic sembra aver trovato la giusta chiave di lettura nella gestione di Keinan Davis, che l’anno scorso non è quasi mai riuscito a dare il suo contributo alla squadra se non nel finale e che invece adesso sta diventando un’alternativa importante all’ex Pisa fresco di convocazione in nazionale. Inoltre Ekkelenkamp sta trovando minuti importanti sia da trequartista che da centrocampista centrale, mostrando una grande duttilità, fondamentale visti gli acciacchi di Payero e Lovric. L’olandese può ancora essere più ficcante nelle giocate e su questo punto può sicuramente crescere, così come ci si aspetta tanto ancora da Iker Bravo. Primi minuti per lui, con il tecnico che non lo sta tenendo in disparte solo perché giovane. Gode di fiducia e a mano a mano sta scoprendo come poter sfruttare le sue qualità in Serie A.
I margini di crescita sono ancora notevoli però al di là dei punti conquistati. La difesa, per esempio, è ancora tutta da registrare. I 10 gol presi non sono moltissimi se paragonati ai numeri di tante altre squadre, ma è chiaro che la perdita di Nehuen Perez, unita agli acciacchi di Lautaro Giannetti e Kristensen, ha creato una miniemergenza che Runjaic sta risolvendo rispolverando Kabasele e iniziando a scoprire Isaak Tourè. In particolare, il francese sembra essere quell’elemento che un po’ mancava alle zebrette. Un braccetto dalla grande stazza fisica ma a cui piace sganciarsi, come mostrato con Inter e Lecce. Una caratteristica che lo rende molto interessante, ma che deve essere anche registrata per non lasciare spazi importanti alle sue spalle.
Sulle fasce si registra la crescita di uno Jordan Zemura che ha approfittato dell’acciacco di Kamara per ottenere minuti importante. Tanta spinta, buona tecnica e un passo in avanti per quanto riguarda le scelte negli ultimi metri. Continua a mancare un po’ l’attenzione nelle coperture difensive, aspetto su cui Runjaic potrà lavorare, ma a sinistra può nascere un dualismo di quelli che può giovare a tutta la squadra. A destra invece dobbiamo scoprire ancora Rui Modesto, ma l’ex AIK Stoccolma è arrivato anche da poco tempo.
Davanti, al di là delle certezze Thauvin e Lucca, si attende il rientro di Alexis Sanchez e Damin Pizarro. Nel mentre Runjaic sembra aver trovato la giusta chiave di lettura nella gestione di Keinan Davis, che l’anno scorso non è quasi mai riuscito a dare il suo contributo alla squadra se non nel finale e che invece adesso sta diventando un’alternativa importante all’ex Pisa fresco di convocazione in nazionale. Inoltre Ekkelenkamp sta trovando minuti importanti sia da trequartista che da centrocampista centrale, mostrando una grande duttilità, fondamentale visti gli acciacchi di Payero e Lovric. L’olandese può ancora essere più ficcante nelle giocate e su questo punto può sicuramente crescere, così come ci si aspetta tanto ancora da Iker Bravo. Primi minuti per lui, con il tecnico che non lo sta tenendo in disparte solo perché giovane. Gode di fiducia e a mano a mano sta scoprendo come poter sfruttare le sue qualità in Serie A.
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