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Balzaretti racconta: "Lucca si fermava tutti i giorni a calciare in porta l'anno scorso"
Federico Balzaretti, la scorsa stagione direttore sportivo dell'Udinese, ha parlato così ai microfoni di Cronache di Spogliatoio, raccontando un curioso retroscena legato al 2023-2024 dei friulani e di Lorenzo Lucca: "L'anno scorso, che ero lì, io uno che si è fermato così tanto come lui, raramente l'ho visto. A fare cosa? Tutti i giorni calciava in porta. Non c'era un giorno che non lo facesse: un tiro su un cross, un tiro su un movimento, tiro da fermo, controllo, primo controllo e tiro... Tutti i giorni".
I risultati si vedono?
"Assolutamente sì, quest'anno sì. Proprio in generale. Porto sempre il mio esempio perché l'ho vissuto sulla mia pelle, ma io a 16-17 anni non alzavo un pallone a livello di cross, facevo veramente fatica tecnicamente a mettere il pallone bene. Non è che sono arrivato a 32 anni a mettere il pallone perché poi migliori di un 10-15%, non avevo il piede di Dimarco, non ce l'avrò neanche se mi metto lì tutti i giorni, però 30-40 assist in Serie A li ho fatti. Arrivi alla partita con una sicurezza diversa. Quando facciamo il gioco delle coppie e ti metti sempre lì con il tuo attaccante... Alla Juve mi mettevano con Trezeguet e crossavo per lui perché devi trovare i tempi, devi sapere il movimento, come calcia, come crossa... Ci sono mille sfaccettature che fanno la differenza e l'allenamento porta miglioramento".
Era lui a chiedere di restare in campo?
"Sì, ci sono dei giocatori che ti chiedono di fermarti tutti i giorni".
I risultati si vedono?
"Assolutamente sì, quest'anno sì. Proprio in generale. Porto sempre il mio esempio perché l'ho vissuto sulla mia pelle, ma io a 16-17 anni non alzavo un pallone a livello di cross, facevo veramente fatica tecnicamente a mettere il pallone bene. Non è che sono arrivato a 32 anni a mettere il pallone perché poi migliori di un 10-15%, non avevo il piede di Dimarco, non ce l'avrò neanche se mi metto lì tutti i giorni, però 30-40 assist in Serie A li ho fatti. Arrivi alla partita con una sicurezza diversa. Quando facciamo il gioco delle coppie e ti metti sempre lì con il tuo attaccante... Alla Juve mi mettevano con Trezeguet e crossavo per lui perché devi trovare i tempi, devi sapere il movimento, come calcia, come crossa... Ci sono mille sfaccettature che fanno la differenza e l'allenamento porta miglioramento".
Era lui a chiedere di restare in campo?
"Sì, ci sono dei giocatori che ti chiedono di fermarti tutti i giorni".
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