Turris, fallito il maldestro piano 'salva titolo': in fumo fideiussione e ultimi contributi federali...

Il recente deferimento pubblicato dalla FIGC ha, di fatto, anticipato il verdetto ormai imminente: l’esclusione della Turris dal campionato di Serie C, con la conseguente perdita del titolo sportivo. Un epilogo inevitabile, dopo una lunga serie di inadempienze che l’attuale proprietà ha accumulato sin dal suo insediamento, risalente alla scorsa estate. Le ultime mosse del club, infatti, in prossimità delle scadenze federali (cercando di pagare solo gli arretrati, lasciando invece scoperto l'ultimo trimestre), hanno evidenziato il tentativo estremo e per molti maldestro di rinviare un tracollo non più scongiurabile, probabilmente con l'intento di rimandare le sanzioni alla prossima stagione, salvaguardando così la fideiussione e gli ultimi contributi federali. L’obiettivo, secondo l'interpretazione di gran parte della tifoseria, era quello di mantenere in vita il titolo sportivo, seppur in condizioni sempre più precarie, per cercare di monetizzarlo in qualche modo, anche in una categoria inferiore.

Ma il piano è fallito. L’ormai imminente radiazione porterà con sé una serie di conseguenze economiche pesanti:

- Perdita della fideiussione da 350.000 euro versata la scorsa estate per iscrivere la Turris al campionato;

- Mancata erogazione dei contributi federali residui, in particolare quelli legati all'ultima tranche del minutaggio dei giovani, che, seppur maturati, non verranno erogati a causa delle inadempienze del club nei confronti dei propri tesserati. Si tratta di circa 130.000 euro, relativi alle giornate 21-28 di campionato.

Un buco di quasi 500 mila euro, in linea con un modello gestionale fallimentare, che ha portato la Turris alla precoce scomparsa dal calcio che conta.