Turris, fine già scritta. Ma il calvario potrebbe durare fino a metà marzo...

Ormai non ci sono più dubbi. La Turris è, ufficiosamente, già "morta". Tuttavia, la certificazione con l’ora e il giorno della sua morte ufficiale potrebbe non arrivare prima della metà di marzo. Sono diversi gli elementi che lasciano ormai presagire uno scenario inevitabile.

1. Conti ancora congelati: ad oggi, seppur siano state raggiunte le condizioni di legge per lo sblocco, i conti della Turris risulterebbero ancora materialmente indisponibili. A testimonianza di ciò, il fatto che sui conti dei giocatori non è ancora arrivato nemmeno un euro degli arretrati relativi al bimestre settembre-ottobre.

2. Bonifici predisposti ma non rispettosi delle scadenze: seppur pare che i bonifici siano stati predisposti entro la scadenza del 17 febbraio, la normativa è chiara: fa fede la data di valuta del bonifico e non quella di predisposizione. Questo significa che, anche nel caso in cui, per assurdo, i conti venissero sbloccati domani, i pagamenti sarebbero comunque considerati fuori dai termini e non validi agli occhi della Lega. Le scadenze federali, infatti, sono perentorie e inderogabili.

Pertanto, il coma della Turris, già da tempo profondo, ora è diventato irreversibile. Ma la beffa è che il club corallino potrebbe restare “attaccato alla macchina” ancora per qualche settimana, prima che giunga la sentenza finale. Infatti, le tappe del procedimento disciplinare che porteranno alla radiazione potrebbero richiedere alcune settimane, dato che l’iter prevede:

- Segnalazione dell'Inadempienza: la Co.Vi.So.C. rileva l’irregolarità e la segnala agli organi competenti della FIGC (in questo caso pare il 27 di febbraio).

- Deferimento al Tribunale Federale Nazionale (TFN): sulla base della segnalazione, la Procura Federale deferisce il caso al Tribunale Federale Nazionale (TFN), il quale è l’organo competente per valutare le violazioni delle norme federali.

- Procedimento Disciplinare: il TFN esamina il caso e, se conferma l’inadempienza, può decidere sanzioni, che vanno dalla penalizzazione dei punti all’esclusione dal campionato. L’esclusione potrebbe essere imminente, vista la gravità della situazione.

- Possibilità di Ricorso: in caso di sentenza negativa, la Turris ha comunque il diritto di presentare ricorso alla Corte Federale d’Appello e successivamente al Collegio di Garanzia dello Sport presso il CONI.

Sebbene le tempistiche possano variare, solitamente un procedimento del genere si conclude nell’arco di poche settimane. Ad esempio, in casi simili il TFN ha emesso decisioni entro tre settimane dalla rilevazione dell’inadempienza. Se consideriamo la scadenza del 17 febbraio 2025, una decisione potrebbe arrivare entro la prima metà di marzo 2025, segnando la fine ufficiale del calvario per la Turris. A meno che la società, in virtù di un destino già scritto, non prenda la decisione di ritirarsi autonomamente dal campionato per abbreviare i tempi e risparmiare ulteriori mortificazioni ad una tifoseria già fortemente provata dalle vicende degli ultimi mesi...