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Torino, Elmas sul futuro: "Non lo so ancora. Penso a fare bene, poi vedremo"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
ieri alle 17:30Serie A
di Lorenzo Di Benedetto

Torino, Elmas sul futuro: "Non lo so ancora. Penso a fare bene, poi vedremo"

Elijf Elmas, centrocampista del Torino, ha parlato al canale YouTube ufficiale del club granata, partendo dall'avventura in granata iniziate a gennaio: "In verità già prima della telefonata sapevo cosa fosse Torino. Avevo giocato tante volte in Serie A contro i granata e sapevo che era una grande squadra con grandi giocatori e un grande allenatore. È veramente una società importante in Italia. Hanno vinto anche tanti scudetti e per questo ho scelto, anche perché volevo tornare in Italia rima di tutto volevo ritornare in Italia e ho pensato a Torino. Il mio primo impatto con il mondo granata è stato davvero positivo. Quando sono arrivato, mi sono subito sentito un po' come a casa. È già bello quando parli la stessa lingua, ma quello che mi ha colpito di più è stato vedere che le persone erano tutte diverse e subito mi hanno accolto con calore. Sono stato veramente contento di aver fatto questa scelta".

Come sta fisicamente?
"Non giocavo molto, non giocavo partite tanto tempo. La nazionale giocava di più e mi mancavano tante cose. Mi manca il ritmo partita, mi manca l'intensità, mi manca tutto, in verità. Ho voglia di tornare a giocare, di attivarmi in partita. Per questo sto entrando pian piano, con calma, perché devo essere intelligente. Non ho giocato per tanto tempo e non devo forzare le cose, devo evitare di farmi male. Sto andando passo dopo passo, prestando attenzione".

Il gol a Bologna?
"Dopo un anno senza segnare, è stato davvero emozionante. Ho pensato: "Mamma mia, non pensavo di poter fare ancora certe cose!”.

Quale sarà il suo futuro?
"Non lo so ancora. Sono contento di essere qui, sto facendo belle cose, stiamo facendo bene e c'è un gruppo bellissimo. Prima di tutto sono belle persone, non solo giocatori. Non so cosa succederà, ora sto solo pensando di fare bene per il Torino, poi vediamo cosa succederà e cosa dirà il presidente".


Che ricordo ha di Napoli?
"Sicuramente tante emozioni, dopo cinque anni passati a Napoli e vinto scudetto e Coppa Italia e giocare in uni stadio che è stato casa mia sarà bellissimo. Sarà difficile affrontare il Napoli, ma questo fa parte del lavoro. Spero che il Napoli faccia bene per lo scudetto, ma non voglio parlare di questo. Sono concentrato sul Torino e voglio pensare solo a quello. Tutto era bello, non c'è una cosa che sia brutta. Partita più bella? Dico il 5-1 contro la Juventus, nei giorni seguenti mi portavano pasticcini e pizzette. Più o meno si sapeva che potevamo lottare per lo Scudetto".

Cosa non ha funzionato al Lispia?
"È stato un anno difficile in Germania, troppe differenze dell'Italia. Qui si lavora in maniera differente, si vive meglio forse. Non voglio dire che si vive male lì, ma lì sono concentrati sul lavoro. Qui invece sei più rilassato, ci sono posti migliori secondo me. Puoi fare una bella vita. Per questo sono contento di essere qui ora".

Si sente un leader?
"Ho sempre cercato di concentrarmi su me stesso e sulla squadra. Non penso al fatto di essere il leader, perché in entrambe le squadre ci sono altri giocatori di qualità e c'è una buona atmosfera. L'importante è concentrarsi su se stessi, essere al 100% e dare il massimo per la squadra. L'obiettivo è sempre quello di fare bene e crescere tutti insieme. Sto cercando di fare la stessa cosa che facevo a Napoli: dare il massimo per la squadra e per i miei compagni. E sto cercando di farlo anche con la nazionale. Un giocatore può diventare top player con la squadra, ma senza quello non puoi diventarlo. Per quello guardo prima la squadra".