Torino, Vanoli ritrova Conte: il granata ha assoluto bisogno di punti contro il suo "mentore"
Già, perché non è stato così semplice separarsi: "E’ stata una decisione difficile e sofferta, la coincidenza è stata che mentre firmava per il Tottenham ho ricevuto la chiamata dalla Russia" l’altro retroscena svelato da Vanoli. E sul rapporto lavorativo con Conte: "Un collaboratore deve sempre dire quello che pensa, non è facile per questioni di carattere ma ho sempre detto ‘Non potrò mai essere il vice di Antonio’ perché ha bisogno di un altro carattere come vice - diceva il “vecchio” Vanoli - ma mi sono sempre detto di essere un perfetto collaboratore, perché anche in uno staff ci sono diverse alchimie: la mia qualità migliore è che non riesco a non dire le cose in faccia". Ora il cinquantaduenne di Varese ha imparato a camminare da solo, dopo Spartak e Venezia è arrivata la chiamata del Toro durante l’estate scorsa. "E’ la sfida più importante della mia carriera, fino alla fine cercherò di portare risultati migliori insieme ai miei giocatori" diceva Vanoli prima di affrontare il Monza. E’ arrivato solo un pari, non abbastanza per rinsaldare una posizione che sta diventando precaria dopo aver collezionato quattro punti negli ultimi due mesi: così la sfida contro Conte diventa fondamentale anche per lui.