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Elmas a parte il Torino chiacchiera e non fa affari al mercato: Vanoli deve rassegnarsi ad arrangiarsiTUTTO mercato WEB
Paolo Vanoli
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 11:30Primo Piano
di Elena Rossin
per Torinogranata.it
fonte Elena Rossin

Elmas a parte il Torino chiacchiera e non fa affari al mercato: Vanoli deve rassegnarsi ad arrangiarsi

A 3 giorni dalla chiusura del calciomercato e a 118 dall’infortunio di Zapata il Torino è riuscito a prendere, prestito con opzione di acquisto, solo il trequartista Elmas, che al Lipsia a causa di infortuni muscolari e probabilmente poca considerazione da parte dell’allenatore Marco Rose in un anno (era arrivato dal Napoli il 1 gennaio 2024) ha giocato 363 minuti in 22 partite sfoderando 1 assist.

Per il resto solo tante chiacchiere per Beto, Simeone, Casadei, i tre più gettonati, e altri. Ovviamente il problema è solo uno: i soldi. Per fare la spesa, come sa benissimo Vagnati, bisogna averli altrimenti al più si può entrare nel negozio guardare e chiacchierare con il proprietario, ma alla fine si rischia di uscire senza aver preso nulla perché non tutti sono disposti a fare sconti o nel caso specifico prestare i propri calciatori, anche se sono delle riserve.

Vedremo quindi se alla fine, mancano appunto tre giorni alla chiusura del calciomercato, sfinire di chiacchiere l’interlocutore darà i suoi frutti, ma intanto mister Vanoli domani contro l’Atalanta al più potrà aggiungere al suo arco la freccia Elmas e per il resto dovrà, come ha fatto finora, arrangiarsi. Elmas è arrivato a Torino mercoledì nel primo pomeriggio e ha fatto le visite mediche di rito poi ieri ha dovuto andare In Macedonia del Nord a Skopje, sua città natale, per espletare alcune questioni burocratiche legate al visto e solo oggi quindi si allenerà con i nuovi compagni. Ne consegue che al massimo Vanoli lo porterà in panchina e sarebbe già moltissimo se magari nel finale di gara a Bergamo lo facesse entrare in campo.

All’andata con l’Atalanta, alla seconda giornata, fu vittoria grazie ai gol di Ilic e Adams che avevano risposto a quello di Retegui. Il primo ora è infortunato e, come già in estate, in odor si lasciare il Torino, per la verità più una speranza del club che vorrebbe rientrare di quanto speso, 16 milioni di euro, per prelevarlo dal Verona il 30 gennaio 2023 visto il rendimento discontinuo del pur talentuoso centrocampista serbo. Il secondo, l’inglese naturalizzato scozzese, è colui che di fatto sta facendo la punta, nel nuovo modulo 4-2-3-1, e ha preso il posto di Zapata, anche se non è proprio il suo ruolo poiché è semmai una seconda punta o esterno d’attacco infatti dal suo arrivo aveva subito trovato l’intesa con il colombiano giocando al suo fianco nel 3-5-2. Ma visto che Sanabria - anche lui in uscita dal Torino però senza la fila di pretendenti e con lo scambio con Kouamé della Fiorentina che sembra saltato con l’ivoriano in procinto di accasarsi all’Empoli -, non è riuscito a imporsi come sostituto di Zapata e allora mister Vanoli ha escogitato il cambio di modulo, anche per rendere più solida la difesa, mettendo Adams come unica punta in attesa dell’arrivo di un centravanti di ruolo che, per caratteristiche fisiche e tecniche, potesse appunto prendere il posto di Zapata come da lui espressamente richiesto alla società.

Finora il passaggio al 4-2-3-1 ha dato i suoi frutti infatti il Torino nelle ultime cinque partite ha conquistato 7 punti, pareggi con Udinese, Parma, Juventus e Fiorentina e vittoria con il Cagliari, accumulando punti per il primo step: la salvezza. Però adesso c’è il banco di prova Atalanta. I bergamaschi arrivano all’appuntamento con il Torino dall’aver ottenuto di andare agli spareggi per accedere agli ottavi di Champions League grazie al pareggio di due giorni fa con il Barcellona e alla precedente vittoria con lo Sturm Graz, mentre in Supercoppa italiana c’era stata la sconfitta con l’Inter. In campionato i nerazzurri sono reduci dalla vittoria sul Como che ha riportato la squadra di Gasperini a ottenere i tre unti che mancavano dal 22 dicembre, quando batterono l’Empoli, poi i pareggi con Lazio, Juventus e Udinese e la sconfitta con il Napoli.
L’Atalanta è decisamente un’altra squadra rispetto a quella che il Torino ha affrontato a inizio campionato e per questo sarebbe stato molto meglio se Vanoli avesse potuto disporre di un centravanti sostituto di Zapata, ma così non è e quindi continuerà a fare fuoco con la legna che ha a disposizione aspettando e sperando, senza farsi grandi illusioni, che proprio alla fine la società lo metta nelle condizioni di non doversi sempre e solo arrangiare.